Il Comune di Palermo Sottoscrive un Protocollo per la Giustizia Riparativa
Oggi, 27 gennaio 2025, è stata ufficialmente firmata a Palazzo Palagonia un’importante intesa tra il Comune di Palermo e il Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali dell’Università di Palermo. Questo protocollo mira a promuovere il “paradigma della giustizia riparativa”, un approccio innovativo volto a garantire una formazione adeguata e continua per i mediatori esperti in programmi di giustizia riparativa, in accordo con le recenti linee guida della Riforma Cartabia.
A siglare l’accordo, il sindaco Roberto Lagalla, l’assessora alle Politiche sociali Rosi Pennino e Costantino Visconti, direttore del Dipartimento Dems. Questo progetto, della durata di tre anni, prevede un percorso integrato tra UniversitĂ e Centri per la Giustizia Riparativa, focalizzandosi sulla formazione approfondita dei mediatori.
La formazione sarà organizzata in due fasi: 160 ore di teoria erogate dal Dipartimento DEMS, seguite da 320 ore di pratica svolte dai dipendenti del Centro per la Giustizia Riparativa, tutti impegnati come “Mediatori Formatori esperti” secondo i dettami del Ministero della Giustizia. Questa combinazione di teoria e pratica è progettata per preparare professionisti capaci di affrontare le delicate dinamiche della giustizia riparativa.
In aggiunta, il protocollo prevede almeno 60 ore di formazione continua per i mediatori già esperti, con sessioni condotte in collaborazione tra il Dipartimento universitario e il Comune. Un aspetto fondamentale di questa iniziativa è la realizzazione di tirocini curriculari di 200 ore presso il Centro per la Giustizia Riparativa, a beneficio degli studenti e dei futuri mediatori.
“Siamo soddisfatti della firma del protocollo” hanno dichiarato congiuntamente Lagalla e Pennino, esprimendo gratitudine verso l’UniversitĂ di Palermo e il suo dipartimento di Scienze Politiche. Gli amministratori sottolineano l’importanza della sinergia tra le istituzioni in questo progetto, che si propone di formare professionalitĂ qualificate in un campo tanto delicato quanto cruciale per la coesione sociale.
Il protocollo è stato studiato per integrare la giustizia riparativa come una forma di risoluzione dei conflitti, che mette al centro l’ascolto e il riconoscimento dell’altro. “La giustizia riparativa non cerca solo la punizione dell’autore del reato, ma punta a risanare il legame interrotto con la società ”, prosegue la nota dell’Assessorato. Tale approccio prevede un contatto diretto tra vittima e colpevole, favorendo la comprensione reciproca e la responsabilizzazione dell’offensore.
Con questo accordo, Palermo si apre a un futuro piĂą sensibile e competente nel campo della giustizia sociale, dando voce a chi ha subito ingiustizie e promuovendo un percorso di recupero e reintegrazione.