Benevento ricorda Falcone: sangue donato per la legalità
Questa mattina, Benevento ha ospitato un’importante iniziativa di sensibilizzazione sui temi dell’antimafia e della solidarietà, intitolata “Dal sangue versato al sangue donato”. L’evento si è svolto nell’area antistante il Palazzo del Governo e ha visto la presenza di personalità di spicco tra cui il prefetto Raffaela Moscarella e il sindaco Clemente Mastella.
La giornata ha avuto un significato profondo, rappresentando un momento di riflessione e di azione concreta. Durante l’evento è stata realizzata una donazione straordinaria di sangue, grazie all’ausilio di un’autoemoteca dedicata all’iniziativa. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Donatorinati – Donatori Volontari Polizia di Stato in collaborazione con le associazioni "Quarto Savona Quindici" e "Libera contro le mafie".
A dare un contributo alle emozioni della giornata è stata la presenza della signora Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, il caposcorta del giudice Giovanni Falcone ucciso nella strage di Capaci nel 1992. La sua testimonianza è servita a rievocare non solo il sacrificio della sua famiglia, ma anche l’importanza di continuare a combattere contro la mafia e a promuovere la legalità.
Numerosi studenti degli istituti scolastici della provincia hanno partecipato attivamente all’evento, dimostrando un forte interesse per la storia e i valori civili rappresentati dalla figura di Giovanni Falcone. Durante la giornata è stata anche esposta la teca contenente i resti della "Quarto Savona 15", l’auto della scorta del giudice che fu investita dall’esplosione dell’attentato.
Dal 2011, la “Quarto Savona 15” è stata donata all’omonima Associazione e continua a essere uno strumento di memoria e sensibilizzazione. Scortata dalla Polizia di Stato, questa automobile simbolo di sacrificio e giustizia ha ripreso a muoversi per le strade italiane, mantenendo viva la memoria del lavoro e della dedizione di Giovanni Falcone e della sua scorta.
L’iniziativa di oggi non solo ha rappresentato un gesto di grande solidarietà e altruismo, ma ha anche rafforzato il messaggio che il ricordo e la lotta alla mafia devono continuare nel tempo. La comunità di Benevento, unita per la legalità, ha dimostrato che il sangue donato può essere un simbolo di speranza per un futuro libero dalla criminalità organizzata.