USA riaprono i rubinetti dei farmaci per l’HIV | La salute di 20 milioni di persone è in gioco!

Gli USA sbloccano le forniture di medicinali per l’HIV che Trump aveva sospeso: una buona notizia, ma rimane l’incertezza

ROMA – Due anni dopo la controversa sospensione delle forniture di medicinali per l’HIV, l’amministrazione americana ha finalmente deciso di riprendere gli aiuti fondamentali per i pazienti affetti da questa malattia. Un’agenzia statunitense ha infatti annunciato l’esenzione che consente la fornitura di farmaci antiretrovirali e altri servizi sanitari essenziali, ma la situazione rimane incerta per moltissimi.

La notizia è stata comunicata dal segretario di Stato Marco Rubio, secondo quanto riportato dal New York Times. A ottobre 2023, l’amministrazione Trump aveva sospeso per almeno 90 giorni tutte le forniture di aiuti all’estero, creando preoccupazione tra i professionisti della salute e le organizzazioni umanitarie. Le forniture che rischiavano di essere interrotte erano parte del programma Pepfar (Piano di emergenza del presidente per il soccorso contro l’aids), fondamentale per il trattamento e la prevenzione dell’infezione da HIV nei paesi a basso e medio reddito.

L’impatto della sospensione dei fondi potrebbe essere devastante. Secondo il New York Times, oltre 20 milioni di persone, inclusi molti bambini, potrebbero rimanere senza accesso ai farmaci, soprattutto in nazioni con sistemi sanitari già fragili. La paura è che questo ritorno alla normalità sia solo temporaneo: i timori degli esperti sono fondati e soprattutto rivela una vulnerabilità sistemica in un’epoca in cui i servizi sanitari sono messi a durissima prova dalla pandemia di COVID-19.

Per esempio, Steve Deeks, esperto dell’Università della California, ha commentato che “si potrebbe rapidamente tornare alla situazione in cui la pandemia esplodeva, come negli anni Ottanta”, un periodo oscuro nella storia dell’epidemia di AIDS. La cautela è dunque d’obbligo: gli attuali sviluppi potrebbero non essere sufficienti a garantire un accesso continuativo ai farmaci e ai servizi necessari per combattere questo virus.

In conclusione, sebbene la reintroduzione delle forniture di medicinali rappresenti un passo positivo, l’ombra della sospensione resta. La scarsa stabilità della politica di aiuti statunitensi per la salute globale richiede un’attenzione continua da parte della comunità internazionale, affinché nessuno venga lasciato indietro nella lotta contro l’HIV/AIDS.