Caso Almasri: Giulia Bongiorno a difesa di Meloni e altri ministri
ROMA – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, insieme ai ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio, ha scelto di nominare l’avvocato Giulia Bongiorno come unico legale per affrontare le accuse a loro carico. La decisione, comunicata da fonti di Palazzo Chigi, è un chiaro segnale della volontà del governo di mostrare compattezza e determinazione nel rispondere a un caso che ha sollevato polemiche e inquietudini nel panorama politico italiano.
Al centro della vicenda c’è l’avviso di garanzia ricevuto dai membri del governo per presunto favoreggiamento e peculato legato al rimpatrio del cittadino libico Almasri. Questo episodio ha suscitato un acceso dibattito pubblico e ha portato alla luce le complessità delle operazioni di rimpatrio di immigrati, in un contesto già delicato per la gestione dei flussi migratori.
La scelta di Giulia Bongiorno non è casuale. L’avvocato, oltre a essere una figura di spicco della Lega e senatrice impegnata, ha già dimostrato le sue capacità legali nel difendere il vice premier Matteo Salvini nel processo Open Arms, conclusosi con la sua assoluzione lo scorso dicembre. La Bongiorno è dunque vista come una stratega efficace in queste situazioni delicate, capace di raccogliere un’alleanza giuridica attorno a membri chiave del governo.
Nella giornata di oggi, il caso Almasri ha trovato eco anche nei media, in particolare nel video di Roberto Saviano pubblicato sul suo canale YouTube. Lo scrittore ha criticato aspramente la premier Meloni, mettendo in discussione le sue dichiarazioni in seguito all’avviso di garanzia, e ha sollevato interrogativi sulla gestione del caso da parte del governo. Un intervento che si inserisce in un clima di crescente tensione e scrutinio sulla responsabilità dei vertici istituzionali in merito alla questione migratoria.
In un periodo storico in cui le decisioni politiche e le operazioni governative sono sotto il microscopio dell’opinione pubblica e della magistratura, il caso Almasri rappresenta una prova significativa per la tenuta del governo e per la sua immagine. La compattezza espressa attraverso questa decisione legale sarà messa alla prova nei prossimi mesi, mentre il governo si prepara ad affrontare sia le sfide legali che le critiche politiche.