Incidente aereo a Washington: Trump critica i programmi di inclusione
ROMA – In seguito a un grave incidente aereo avvenuto a Washington, dove un aereo di linea ha colliso con un elicottero militare, l’ex presidente Donald Trump ha lanciato una dura accusa contro la Federal Aviation Administration (FAA) per le sue politiche di assunzione. Secondo Trump, queste politiche hanno portato all’assunzione di personale non qualificato, incluse persone con "gravi disabilità fisiche" e "problemi psichici".
Durante una conferenza stampa tenutasi per discutere dell’incidente, Trump ha sostenuto che le assunzioni recenti da parte della FAA avrebbero messo in pericolo la sicurezza aerea. “Ancora pochi giorni prima che entrassi in carica, la FAA stava assumendo persone che soffrono di gravi disabilità intellettuali, disturbi psichiatrici e altri problemi mentali e fisici sulla base di un’iniziativa di assunzione pubblicata sul sito dell’agenzia,” ha dichiarato Trump, evidenziando la sua preoccupazione per la sicurezza dei voli.
L’ex presidente ha sottolineato che, per ricoprire il ruolo di controllore di volo, “ci vogliono persone brillanti e di talento.” La sua critica si inserisce in un contesto più ampio di dibattito sui programmi di inclusione nel mondo del lavoro, in particolare nei settori critici come quello dell’aviazione.
Queste dichiarazioni di Trump hanno riaperto il dibattito sulle politiche di assunzione in ambiti di alta responsabilità, spesso al centro di polemiche politiche e sociali. Molti si chiedono se le norme di inclusione possano coesistere con le necessità di sicurezza in settori delicati come quello dei trasporti aerei.
Resta da vedere come questa controversia influenzerà le politiche future della FAA e se porterà a modifiche nei programmi di assunzione esistenti. Un tema che continuerà a dividere l’opinione pubblica e a stimolare discussioni su sicurezza e inclusione.