La Lega ritira l’emendamento sulle soprintendenze | È davvero la fine di una battaglia culturale?

La Lega ritira l’emendamento sulle soprintendenze: un passo verso un ddl più completo

Roma, 31 gennaio 2025 – La Lega ha ufficialmente ritirato l’emendamento controverso al decreto cultura riguardante le soprintendenze, una decisione che arriva dopo il parere negativo espresso ieri dal Ministro Alessandro Giuli. L’annuncio è stato dato dal capogruppo della Lega in Commissione Cultura, Rossano Sasso, che ha sottolineato che il ritiro non rappresenta affatto un “passo indietro”.

“Ritiriamo l’emendamento e presenteremo un ddl con carattere d’urgenza con lo stesso contenuto,” ha dichiarato Sasso, insistendo sul fatto che il tema delle soprintendenze rimane di fondamentale importanza e sarà oggetto di un ulteriore approfondimento. Secondo Sasso, “il nostro emendamento ha contribuito a portare il tema all’attenzione e creare dibattito” e la nuova proposta legislativa potrà affrontare la questione in maniera più ampia.

La Commissione Cultura della Camera è attesa a una riunione per proseguire le votazioni sul decreto, con l’obiettivo di portare il dl in Aula per la discussione generale già a partire da lunedì.

Il parere del Ministro Giuli ha avuto un forte impatto sulla strategia del Carroccio. Nonostante la decisione di non mantenere l’emendamento sull’abolizione del vincolo dei pareri delle soprintendenze, Sasso ha ribadito che “cambia lo strumento ma non cambia il contenuto”. Il nuovo disegno di legge, che sarà condiviso con le forze di maggioranza, è visto come un’opportunità per affrontare la materia in un contesto più concordato e articolato.

La ritirata dell’emendamento è stata motivata dalla necessità di evitare fratture all’interno della maggioranza, in particolare tra la Lega e Fratelli d’Italia, e di garantire una maggior coesione su un tema delicato come quello della tutela del patrimonio culturale italiano.

La Commissione, che ha sperimentato un lieve ritardo nei lavori a causa della richiesta di alcuni pareri aggiuntivi da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, si riunirà nuovamente nel pomeriggio. Le prossime settimane si preannunciano quindi cruciali, con la promessa di un approccio più collaborativo e esaustivo sul tema della cultura e delle soprintendenze.

Con questo cambio di rotta, la Lega sembra voler tracciare una nuova strada, mantenendo fermo l’obiettivo di garantire una gestione più efficace e coordinata del patrimonio culturale nazionale, un tema che, nonostante le divergenze, sta trovando sempre più spazio nel dibattito politico italiano.