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Professore di 48 anni indagato per adescamento: oltre 10.000 messaggi inviati a una studentessa di 13 anni
BOLOGNA – Un caso scioccante ha scosso la comunità di un comune dell’Alto Ferrarese: un professore di 48 anni è stato indagato per adescamento di minorenne dopo aver inviato alla sua studentessa appena tredicenne oltre 10.000 messaggi a sfondo sessuale in un periodo di poco più di un mese. La tragica scoperta è avvenuta il 4 dicembre, quando la madre della ragazza, controllando il cellulare della figlia, ha trovato la chat proibita.
Secondo quanto riportato dal consulente del Pubblico Ministero, le comunicazioni tra il docente e la ragazzina contenevano messaggi di crescente morbidezza. L’inchiesta ha preso avvio immediato e ha portato alla perquisizione della scuola il 16 dicembre, con il sequestro degli apparecchi elettronici del professore.
Provvedimenti cautelari per il docente
Il pubblico ministero della Procura di Bologna, Augusto Borghini, ha già depositato l’atto di chiusura delle indagini, mentre la richiesta di rinvio a giudizio sarà formalizzata a breve. Fino al 31 gennaio, il docente ha continuato a insegnare nella classe della stessa studentessa, nonostante le gravi accuse a suo carico. Solo oggi, su decisione dell’Ufficio scolastico regionale, è stata disposta la sospensione dal servizio.
Le autorità hanno svolto audizioni protette con la studentessa, mentre il professore non ha ancora richiesto di essere interrogato.
Un corteggiamento inopportuno e inquietante
Le chat tra il professore e quella che viene definita “Lolita” rivelano una dinamica inquietante. Dai semplici saluti giornalieri a commenti espliciti sul fisico della ragazza, i messaggi si sono fatti sempre più audaci, culminando in affermazioni come “ho immaginato di baciarti”. È probabile che la ragazzina abbia percepito lusinghiera l’attenzione del suo docente, nonostante il divario di età di 35 anni.
Le indagini non hanno trovato prove di rapporti fisici tra i due, ma l’accusa di adescamento di minorenne resta gravemente considerata. Le autorità locali devono ora affrontare le conseguenze di questo caso, che ha scosso una comunità intera, costringendo a una riflessione profonda sui temi della sicurezza e della tutela dei minori.
Una situazione che richiede attenzione e prevenzione
Questo caso sottolinea l’urgenza di implementare misure di sicurezza nelle scuole per garantire che situazioni di questo tipo non si ripetano. L’attenzione verso le dinamiche tra insegnanti e studenti deve essere sempre alta, e le istituzioni hanno il compito di vigilare affinché i minori siano protetti da ogni forma di abuso e sfruttamento.