Migranti in Albania: Scopri perché il “modello” sostiene gravi ingiustizie!

Il modello Albania? Un fallimento, denuncia Chiara Braga del Pd

GJADER (ALBANIA) – Al termine di una visita al centro di detenzione per migranti di Gjader, Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico alla Camera, ha dichiarato in modo netto: “Il modello Albania non esiste. È solo uno spreco di denaro”. La delegazione, composta da parlamentari e avvocati delle associazioni che si occupano di immigrazione, ha incontrato diverse persone detenute, scoprendo una realtà allarmante.

Nel centro sono presenti 43 migranti, la maggior parte provenienti dal Bangladesh e dall’Egitto. “Nessuno di loro ha avuto contatti con un avvocato, un dato inaccettabile”, ha sottolineato Braga. Le testimonianze raccolte dai migranti raccontano storie di sofferenza, torture e detenzioni in Libia, lasciando emergere un contesto drammatico e preoccupante.

“È gravissimo che nel nostro paese, dove anche un torturatore può essere riaccompagnato in Libia, esistano persone giovani che hanno vissuto esperienze atroci e non possono nemmeno esercitare il loro diritto alla difesa”, ha aggiunto Braga, promettendo un impegno continuo contro questo sistema inaccettabile.

Le associazioni al Tavolo immigrazione hanno confermato le preoccupazioni espresse dai parlamentari. Fausto Melluso, membro dell’Arci, ha affermato che a Gjader sono state ascoltate “storie terribili”. Non ci sono migranti senza vulnerabilità nel centro, enfatizzando l’urgenza di porre attenzione sulle loro condizioni.

“Questa vicenda mette in evidenza l’ipocrisia dietro le verifiche sui migranti”, ha dichiarato Melluso, mentre Nazzarena Zorzella, avvocata dell’Asgi, ha messo in luce la confusione e lo smarrimento dei richiedenti asilo. “Nessuno di loro è a conoscenza di ciò che accadrà. Non sono informati nemmeno sui diritti che hanno, non avendo accesso ai propri telefoni e a supporto legale”, ha aggiunto.

Il diritto alla difesa, fondamentale secondo la nostra Costituzione, non viene garantito, e la situazione a Gjader solleva interrogativi inquietanti sulla gestione dei migranti in uno Stato che si proclama democratico. Mentre la delegazione del Pd insiste sulla necessità di un intervento immediato da parte del governo, le storie di vita e di sofferenza degli ospiti del centro di Gjader pongono interrogativi urgenti sulla politica italiana in materia di immigrazione e diritti umani.