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Terzani (Commercialisti): “Parlamento intervenga subito su responsabilità dei collegi sindacali”
NAPOLI – Durante il Cnpr Forum speciale, il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Firenze, Enrico Terzani, ha lanciato un appello urgente affinché il Parlamento italiano intervenga sulla questione delle responsabilità dei collegi sindacali. “La responsabilità dei componenti del collegio sindacale pone amministratori e sindaci sullo stesso piano,” ha dichiarato Terzani, sottolineando la necessità di differenziare i livelli di responsabilità tra queste due figure professionali.
Nel suo intervento, il presidente ha ricordato che “questa responsabilità solidale l’abbiamo sempre contestata perché è impensabile che queste due figure abbiano uguali responsabilità .” Terzani ha fatto riferimento a una raccomandazione della Commissione europea che suggeriva modifiche per limitare la quantificazione del danno derivante da omesso controllo. “In Italia non si è mai fatto,” ha affermato, evidenziando il ritardo nella legislazione al riguardo.
In particolare, Terzani ha parlato della proposta di modifica all’articolo 2407, che prevede che il collegio sindacale possa rispondere, al di fuori dei casi di dolo, solo per un multiplo del compenso percepito. “La riforma è passata in prima lettura e aspettiamo l’approvazione definitiva al più presto,” ha aggiunto, sottolineando la necessità di un ulteriore intervento parlamentare.
La questione delle specializzazioni professionali
L’argomento delle specializzazioni è stato affrontato da Terzani anche in relazione all’articolo 39 bis del decreto 139, che prevede la reintroduzione delle specializzazioni professionali. “Le specializzazioni sono a questo punto necessarie,” ha dichiarato, facendo riferimento alla complessità degli albi professionali, che attualmente obbligano i commercialisti a iscriversi a diversi registri e a sostenere corsi di formazione a pagamento. “Solo per lavorare con il tribunale ci sono sei albi diversi. Una follia,” ha affermato, richiamando un urgente ordine di razionalizzazione.
Critiche alla riforma dell’ordinamento professionale
Il dibattito è stato arricchito anche dalle osservazioni di Marcella Caradonna, presidente dell’Odcec di Milano, che ha espresso critiche nei confronti della riforma proposta. “Un testo che non crea identità e non chiarisce le finalità della riforma,” ha commentato, definendo il piano come una parcellizzazione delle competenze professionali.
Secondo Caradonna, la proposta di riforma rischia di indebolire le competenze dei commercialisti generalisti, e ha messo in guardia riguardo a una riforma elettorale complessa che potrebbe compromettere il dialogo con le istanze locali. “Abbiamo la responsabilità del futuro dei nostri giovani e non è di certo così che li tuteliamo,” ha concluso.
Riflessioni sul ruolo dei professionisti
Luigi Pagliuca, presidente della Cassa nazionale di previdenza e assistenza per i ragionieri e gli esperti contabili (Cnpr), ha sottolineato l’importanza di un dialogo aperto con le istituzioni. “Non possiamo ignorare le difficoltĂ che molti colleghi incontrano nel rapportarsi con l’Agenzia delle Entrate,” ha dichiarato, ribadendo la necessitĂ di non disintermediare il ruolo dei professionisti.
Pagliuca ha anche affrontato l’avanzata delle nuove tecnologie, definita come uno “tsunami” al quale è necessario adattarsi, sottolineando che il “ruolo dei professionisti rimane imprescindibile” nonostante le sfide tecnologiche.
Conclusione
In un contesto di profonde trasformazioni professionali e normative, le dichiarazioni fatte durante il Cnpr Forum pongono in evidenza la necessità di una riforma equilibrata e lungimirante, capace di tutelare le competenze professionali e di garantire un adeguato supporto ai giovani professionisti. Con la riforma ancora in fase di discussione, occhi puntati sul Parlamento e sull’evoluzione del dibattito intorno alla professione dei commercialisti in Italia.