Colera a Brescia | Ecco perché non dovresti preoccuparvi affatto!

Confermato il primo caso di colera a Brescia: il paziente contagiato in Nigeria

Brescia – La direzione della salute pubblica ha confermato un caso di colera nel capoluogo lombardo. Il paziente, attualmente ricoverato in terapia intensiva presso la Poliambulanza di Brescia, ha contratto la malattia all’estero, in particolare in Nigeria, un Paese attualmente afflitto da un’epidemia di colera.

Le autorità sanitarie rassicurano la popolazione. L’Istituto superiore di sanità ha effettuato un’analisi di approfondimento, confermando la positività al Vibrio Cholerae sierogruppo O1 (sierotipo Ogawa), noto per la produzione dell’enterotossina. Sebbene il paziente sia in prognosi riservata, è vigile e vengono effettuati monitoraggi costanti da parte dell’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Brescia.

Secondo quanto riportato dal comunicato della Direzione Generale Welfare della Lombardia, i contatti stretti del paziente non presentano sintomi, ma saranno sottoposti a test di laboratorio a scopo precauzionale. La situazione, al momento, non presenta problematiche di sanità pubblica significativa e le autorità continuano a mantenere alta la sorveglianza sanitaria.

"Nessun allarmismo in Italia", afferma l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova. In un video diffuso sui social media, Bassetti ha sottolineato che il contagio è avvenuto in Nigeria, un Paese dove il colera rappresenta un serio problema di salute pubblica. "Questa situazione ci ricorda che le malattie infettive non conoscono confini. È cruciale continuare a collaborare con le organizzazioni internazionali dedicati alla salute per affrontare queste minacce globali", ha aggiunto.

La Direzione Generale Welfare e le autorità sanitarie locali continuano a monitorare attentamente la situazione e rassicurano i cittadini sulla necessità di non creare panico. La comunicazione resta chiara: il colera è una malattia grave, ma l’unità e la preparazione delle strutture sanitarie italiane sono in grado di gestire il caso con efficacia.

In attesa di ulteriori aggiornamenti, la comunità bresciana è invitata a mantenere la calma e a seguire eventuali indicazioni delle autorità sanitarie.