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Coloni israeliani aggrediscono il regista del docufilm candidato agli Oscar: il racconto di Basel Adra
Il 29 gennaio, il regista palestinese Basel Adra ha ottenuto una significativa nomination agli Oscar con il suo docufilm intitolato ‘No Other Land’. Pochi giorni dopo, il 3 febbraio, si è consumato un episodio drammatico che ha attirato l’attenzione internazionale: coloni israeliani mascherati hanno aggredito la casa di Adra, mentre lui stesso era presente.
Attraverso un video condiviso sui social, Adra ha descritto la situazione allarmante in cui si trovava, scrivendo su X: “Mentre scrivo, sono circondato da coloni armati e mascherati che stanno conducendo un attacco terroristico a Masafer Yatta”. Il regista ha denunciato che decine di coloni hanno assaltato la casa di un suo amico, lanciando pietre e distruggendo un veicolo.
Secondo un report dell’ong americana Democracy Now, le violenze non si sono limitate a un singolo episodio; altri attacchi hanno colpito abitazioni e automobili nella zona, mentre la presenza dell’esercito israeliano sembra non aver portato a nessuna forma di intervento.
Masafer Yatta, una regione a sud di Hebron con circa 2800 abitanti, è la stessa area resa famosa dal documentario di Adra, che documenta la lotta quotidiana della popolazione palestinese contro l’occupazione. Il film, scritto e diretto in collaborazione con un collettivo israelo-palestinese, punta a raccontare le storie di resistenza in un contesto di violenze crescenti, che hanno portato, nel gennaio 2025, alla morte di almeno 70 civili, come riferito dal ministero della Salute a Ramallah.
Il documentario si distingue non solo per la sua narrazione delle ingiustizie, ma anche per l’amicizia tra Basel Adra e il regista israeliano Yuval Abraham, un attivista coinvolto nella denuncia delle violenze contro i palestinesi, che ha condiviso con Adra le esperienze di attacchi e minacce.
Dall’uscita del film, sia Adra che Abraham hanno subito minacce di morte. Abraham ha rivelato che un gruppo di attivisti di destra ha persino fatto visita a casa della sua famiglia, costringendo sua madre a cercare rifugio da un parente. Ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza, in particolare evidenziando la crescente diffusione di discorsi d’odio.
Le critiche al documentario non provengono solo dai gruppi di estrema destra, ma anche da alcune istituzioni. Il governo tedesco ha accusato il film di riflessioni “antisemite”, alimentando il dibattito su come sia spesso strumentalizzata la parola “antisemitismo” per silenziare le voci critiche riguardo l’occupazione israeliana.
Adra e Abraham hanno dimostrato grande determinazione nel continuare il loro messaggio, nonostante le avversità. ‘No Other Land’ ha già ricevuto riconoscimenti significativi, vincendo il premio per il Miglior Documentario al festival di Berlino e alla 37esima edizione degli European Film Awards.
Quest’ultima aggressione contro Adra sottolinea le complessità e le tensioni che circondano il conflitto israelo-palestinese, rendendo fondamentale il ruolo di narrazioni come quella di ‘No Other Land’, che mira a dare voce a una realtà spesso trascurata.