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Operazione contro l’immigrazione clandestina: due fratelli bengalesi arrestati per favoreggiamento
Agrigento, 8 febbraio 2025 – La Polizia di Stato ha effettuato un’importante operazione contro l’immigrazione clandestina, arrestando due fratelli di origine bengalese ritenuti membri di una presunta associazione per delinquere. Questo intervento, eseguito dalle Squadre Mobili di Palermo e Agrigento, si inserisce in un’ampia indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.
I due indagati sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in forma aggravata, tramite un’organizzazione criminale di carattere trasnazionale che traffica migranti, soprattutto provenienti dal Bangladesh. L’indagine ha rivelato l’esistenza di una rete complessa che si avvale di collegamenti tra il Bangladesh e l’Italia, con un ruolo cruciale giocato anche da trafficanti operanti in Libia.
Le testimonianze raccolte durante le indagini hanno svelato dettagli inquietanti: i migranti, rinchiusi in veri e propri campi di prigionia, venivano sottoposti a torture con l’obiettivo di estorcere denaro dai loro familiari per ottenere la liberazione. In particolare, il fratello maggiore dei due arrestati ha giocato un ruolo chiave nella gestione di questi traffici, orchestrando viaggi dalla Libia e programmando il tragitto verso le coste siciliane.
La gravità delle accuse è ulteriormente accentuata dal fatto che il costo del viaggio per ciascun migrante raggiunge la cifra di circa 11.000 euro, una somma che viene versata in più tranches. La prima rata, di circa 6.000 euro, viene direttamente consegnata ai familiari dei due indagati a Dacca, mentre il restante viene corrisposto ai membri della banda durante le fasi di transito.
La fase culminante dell’operazione si è svolta il 2 febbraio, quando uno dei due fratelli è stato fermato presso lo scalo aeroportuale di Roma Fiumicino, dove si era recato per incontrare il congiunto rientrato dal Bangladesh. Gli elementi probatori raccolti fino a questo momento sono indiziarie, e la responsabilità penale sarà accertata esclusivamente in sede di giudizio definitivo.
Con questa azione, la Polizia di Stato ribadisce il suo impegno nella lotta contro il crimine organizzato legato all’immigrazione clandestina, evidenziando la complessità e le sfide che questo fenomeno presenta in termini di sicurezza e rispetto dei diritti umani. L’indagine continua, e altre identificazioni di complici sono in fase di sviluppo.