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La tecnocrazia di Musk: un piano audace per la sostituzione dei dipendenti pubblici con l’IA
ROMA – Elon Musk, il controverso imprenditore e fondatore di Tesla, si prepara a portare una rivoluzione inaspettata nel settore pubblico americano. Secondo recenti notizie, il suo obiettivo è quella di sostituire oltre 40.000 dipendenti statali con soluzioni di intelligenza artificiale. Questa mossa, già accolta con preoccupazione da molti funzionari, potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nel modo in cui il governo opera.
Le fonti governative segnalano che un numero considerevole di impiegati pubblici ha giĂ accettato di dimettersi in cambio di otto mesi di stipendio, con la previsione che il piano di Musk possa comportare una riduzione della forza lavoro federale superiore al 10%. “Tutto ciò che può essere automatizzato dalle macchine lo sarĂ . I tecnocrati sostituiranno i burocrati”, ha affermato un funzionario anonimo interpellato dal Washington Post, sottolineando l’impatto che questa transizione potrebbe avere sulla burocrazia americana.
Musk e il suo team hanno già avviato un’analisi approfondita dei dati governativi per identificare le mansioni che possono essere delegate all’IA. Si stima che in alcuni dipartimenti si possa arrivare a un taglio del 60% degli organici. Allo stesso tempo, il “Doge” di Musk ha rintracciato sprechi per oltre un miliardo di dollari in un arco di tempo sorprendentemente breve, appena tre settimane di attività .
Coordinatore del piano è Thomas Shedd, ex ingegnere di Tesla, che, secondo un’audio trapelato e riportato da 404 Media, avrebbe affermato: “Solo noi possiamo fare questo lavoro”. Questo approccio diretto e assertivo ha suscitato reazioni contrastanti: da un lato le promesse di maggiore efficienza e risparmi economici, dall’altro l’allerta di chi teme una perdita drammatica di posti di lavoro e l’erosione dei valori umani all’interno dell’amministrazione.
La visione di Musk di una pubblica amministrazione più snella e tecnologicamente avanzata ha già innescato dibattiti sui limiti etici e sociali dell’uso dell’intelligenza artificiale in contesti tradizionalmente gestiti da esseri umani. Resta da vedere se il suo piano troverà consenso anche tra i cittadini e il personale che rischia di perdere il proprio posto di lavoro. In un contesto già segnato da tensioni occupazionali e sociali, il passo avanti di Musk potrebbe riscrivere le regole del gioco nella gestione dei servizi pubblici negli Stati Uniti.