Trump lancia dazi a sorpresa su Canada e Messico | Cosa significa realmente per l’economia globale?

Trump annuncia nuovi dazi del 25% su acciaio e alluminio: colpiti Canada e Messico

ROMA – Un Donald Trump al giorno toglie la noia di torno. Il Presidente americano ha annunciato oggi una nuova aggressiva strategia commerciale, dichiarando che firmerà dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti. “Colpiremo tutti”, ha dichiarato, facendo particolare riferimento ai suoi principali partner commerciali, Canada e Messico, che erano riusciti a evitare le prime ritorsioni.

L’annuncio giunge in un momento delicato per le relazioni commerciali internazionali, proprio mentre i dazi di ritorsione imposti dalla Cina su prodotti americani per un valore di 14 miliardi di dollari stanno entrando in vigore. “Molto semplicemente, se loro fanno pagare a noi, noi facciamo pagare a loro”, ha sottolineato Trump, sottolineando la sua ferrea determinazione a rispondere agli attacchi commerciali con la stessa moneta.

Il Canada si conferma, senza ombra di dubbio, il principale fornitore di alluminio primario per gli Stati Uniti, con una quota impressionante del 79% delle importazioni totali nei primi undici mesi del 2024. Le principali fonti di importazione di acciaio includono non solo il Canada, ma anche Brasile, Messico, Corea del Sud e Vietnam. Questa nuova misura potrebbe avere ripercussioni significative sulle dinamiche commerciali tra Stati Uniti e questi Paesi.

Dopo aver passato una domenica a dipingersi come l’unto del Signore che riporta la pace sulla terra, Trump continua ad alimentare un clima di incertezza economica. Con queste nuove politiche, non solo il Presidente sembra voler rafforzare la sua posizione interna, ma anche sfidare le convenzioni diplomatiche tradizionali che avevano, finora, caratterizzato le relazioni USA-Canada-Messico.

Il commento di Trump sull’introduzione di questi dazi non è passato inosservato e potrebbe innescare una serie di contraccolpi a livello globale. Le conseguenze di tali decisioni potrebbero riflettersi non solo nei mercati dell’acciaio e dell’alluminio, ma anche in altre aree dell’economia americana, compreso il costo di beni al consumo.

Resta da vedere come reagiranno le nazioni colpite e quali strategie adotteranno in risposta a queste nuove misure aggressive. La comunità internazionale osserva con attenzione, pronta a rispondere a un nuovo capitolo della saga commerciale che ha caratterizzato il mandato di Trump fino ad oggi.