Lombardia introduce una ‘pensioncina’ per i politici | Scopri perché i cittadini sono divisi su questa innovativa proposta!

In Regione Lombardia arriva la "pensioncina" per consiglieri e assessori

Milano, 19 febbraio 2025 – La Regione Lombardia ha approvato un nuovo provvedimento che introduce l’“indennità differita” per i consiglieri regionali e gli assessori, noto colloquialmente come “pensioncina”. Questo nuovo sistema di pensionamento, voluto dalla maggioranza di centrodestra, entrerà in vigore al compimento dei 65 anni, a condizione che gli interessati abbiano completato almeno cinque anni di mandato.

Una soluzione volontaria e sostenibile

Diversamente dai vitalizi, che erano automatici e oggetto di critiche nel corso degli anni, la nuova indennità si presenta come un’opzione volontaria. Essa sarà calcolata sui contributi effettivamente versati dai beneficiari. L’ufficio stampa del Pirellone ha comunicato che si prevede che, entro il 2028, il gettito derivante da questo nuovo sistema varrà circa 230 mila euro, mentre la riduzione dei vitalizi attualmente in erogazione dovrebbe ammontare a circa 600 mila euro.

Le disposizioni sono state approvate in commissione Affari Istituzionali con il voto favorevole dei partiti di centrodestra, tra cui Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Lombardia Ideale e Noi Moderati. Contrari si sono espressi invece il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, mentre Luca Ferrazzi, rappresentante del Gruppo Misto, ha scelto di astenersi.

Meccanismo di funzionamento

I consiglieri e assessori che decideranno di partecipare a questo piano dovranno rinunciare a una trattenuta dell’8,8% sull’indennità di carica, che attualmente ammonta a 6.327 euro mensili. Gli importi trattenuti annualmente saranno soggetti a rivalutazione, promettendo un incremento di 2,75 volte attraverso coefficienti che varieranno in base all’età anagrafica del consigliere al momento del pagamento dell’indennità differita.

In sintesi, l’introduzione della “pensioncina” rappresenta un tentativo della Regione Lombardia di riformare il sistema previdenziale per i propri rappresentanti, mirando a un bilancio più sostenibile e a una maggiore responsabilità personale. Tuttavia, resta da vedere come reagiranno gli elettori e quali saranno gli effetti reali di questa modifica sulle finanze regionali e sulla politica lombarda.