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Giorgianni di Fratelli d’Italia: “Il Governo punta a un abbassamento dell’aliquota media dal 35% al 33%”
NAPOLI – La disuguaglianza sociale cresce in Italia, alimentata da una congiuntura economica sfavorevole e da fattori globali. Durante il Cnpr Forum intitolato ‘La forbice sociale si allarga: come fermare la deriva del ceto medio in Italia?’, Letizia Giorgianni, deputata di Fratelli d’Italia, ha esposto le misure che il governo Meloni sta progettando per affrontare questa emergenza, tra cui spicca il taglio dell’aliquota per lo scaglione medio dell’Irpef.
“La crescita delle disuguaglianze è una conseguenza della globalizzazione e dell’espansione del settore finanziario”, ha dichiarato Giorgianni. Secondo la parlamentare, “le recenti crisi economiche hanno aggravato ulteriormente il divario tra i ceti sociali”. Tuttavia, il governo sta lavorando per “ridurre la pressione fiscale sul ceto medio”, con l’obiettivo di abbassare l’aliquota dal 35% al 33%. Questa scelta si inserisce in un quadro di riforme più ampio, incluse iniziative di sostegno alle famiglie e alle imprese, sostenute da vari esponenti politici durante il forum.
Dalla parte opposta, Francesco Verducci, senatore del Partito Democratico, ha evidenziato come “il capitalismo senza regole e la speculazione finanziaria abbiano ampliato le disuguaglianze sociali”. Egli ha sottolineato che la concentrazione della ricchezza ha impoverito il lavoro, rendendo necessarie misure per ristabilire un equilibrio. “Le grandi aziende tecnologiche hanno acquisito un potere eccessivo”, mettendo a repentaglio la stabilità delle democrazie liberali.
Anche Vito De Palma di Forza Italia ha espresso preoccupazione per la situazione economica italiana, evidenziando il “crollo delle opportunità per il ceto medio” e proponendo un’ulteriore riforma fiscale. La sua posizione è chiara: ”È necessario ridurre la tassazione sul lavoro e investire in formazione e qualificazione per i giovani”, per propiziare la crescita e l’occupazione.
Le critiche non mancano. Leonardo Donno del Movimento 5 stelle ha messo in luce l’inefficienza dell’attuale governo nel rispondere alle emergenze economiche. “Nel 2024 abbiamo visto un calo record della produzione industriale”, ha affermato, evidenziando che il governo ha “favorito i grandi patrimoni e le lobby a discapito delle famiglie e dei lavoratori”. Secondo lui, è urgente introdurre misure come un salario minimo e una vera redistribuzione fiscale.
Durante il dibattito, Pasqua Borracci, commercialista dell’Odcec di Bari, ha evidenziato le difficoltà del ceto medio, richiedendo “misure urgenti per rafforzare il potere d’acquisto”. “L’inflazione e l’aumento dei costi energetici stanno erodendo le basi economiche delle famiglie italiane”.
Infine, Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili, ha concluso sottolineando che la “progressione dell’Irpef è stata ridotta drasticamente”, limitando il livello di redistribuzione del reddito. A suo avviso, è necessaria “una strategia di lungo termine per riequilibrare le disuguaglianze” e restituire fiducia ai cittadini nel sistema economico.
In un contesto così complesso, sarà fondamentale monitorare le prossime mosse del governo e le risposte dell’opinione pubblica, facendo attenzione a come queste misure si tradurranno nella realtà quotidiana degli italiani.