
Cybersicurezza: Livolsi chiede supporto per le aziende oltre alla protezione dei cittadini
ROMA – Nel contesto della crescente digitalizzazione e dell’espansione delle nuove tecnologie, la cybersicurezza è diventata una questione cruciale per tutti i settori della società, dalla pubblica amministrazione alle imprese e ai cittadini. Ubaldo Livolsi, professore di Corporate Finance e fondatore della Livolsi & Partners S.p.A., ha recentemente messo in luce la necessità di un intervento più incisivo del Governo a sostegno delle aziende nel campo della cybersicurezza.
Nel suo intervento, Livolsi ha evidenziato l’importanza della Strategia Nazionale di Cybersicurezza, che prevede l’implementazione di 82 misure entro il 2026. Questa strategia abbraccia un ampio ventaglio di azioni, dalla transizione digitale della Pubblica Amministrazione e del settore produttivo alla gestione delle crisi cibernetiche, sottolineando la necessità di garantire un’approccio cyber-resiliente.
“Le aziende, in particolare le PMI, sono soggette a rischi crescenti,” ha affermato Livolsi, mettendo in evidenza come il lavoro remoto e ibrido abbia ampliato la superficie di attacco delle imprese. Con l’avvento dell’Industria 4.0 e 5.0 e l’integrazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale generativa, il panorama delle minacce si fa sempre più complesso. Secondo il Rapporto Anitec-Assinform, si prevede che la spesa italiana per la cybersicurezza supererà i 2 miliardi di euro nel 2024, con una crescita del 11,9%.
Per affrontare queste sfide, Livolsi propone che il Governo giochi un ruolo fondamentale, promuovendo fondi dedicati, agevolazioni fiscali e finanziamenti per sviluppare infrastrutture sicure. È cruciale creare partenariati pubblico-privati per facilitare la condivisione delle informazioni sulle minacce e sviluppare piattaforme di supporto tecnico. Inoltre, stabilire standard di sicurezza più elevati è essenziale per garantire una protezione uniforme ed efficace across the board.
Livolsi ha anche esortato le aziende a adottare un approccio proattivo alla cybersicurezza, investendo nella formazione dei dipendenti e utilizzando tecnologie innovative come l’AI per il riconoscimento delle intrusioni. Misure pratiche come la segmentazione delle reti, il monitoraggio costante e l’aggiornamento regolare dei software sono fondamentali per rafforzare la resistenza delle aziende contro gli attacchi informatici.
“La collaborazione tra imprese e istituzioni specializzate” è vista da Livolsi come un elemento chiave per bolstering la resilienza dell’intero sistema economico nazionale. Le sfide della cybersicurezza richiedono uno sforzo congiunto e coordinato tra il pubblico e il privato, affinché si possa garantire un futuro digitale sicuro e protetto per tutti.