
Vittoria Tognozzi: “Non perdono nessuno” – Il testimone di un eccidio che non può essere dimenticato
ROMA – “Ho perso la mamma e due sorelline, mia madre aveva 29 anni e le mie sorelle 13 mesi e 5 anni. Sono state trucidate il 23 agosto 1944. Io avevo solo 7 anni”. Questo il racconto straziante di Vittoria Tognozzi, una delle ultime testimoni dell’eccidio di Fucecchio, che è stata premiata questa mattina con l’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella. La testimonianza di Tognozzi rappresenta non solo una ferita personale, ma un monito per le future generazioni riguardo la brutalità della guerra.
Nel corso della premiazione al Palazzo del Quirinale, la signora Tognozzi ha condiviso le sue esperienze di quel fatidico giorno, quando 174 civili, tra cui donne, bambini e anziani, furono uccisi dalla “furia tedesca”. “Fino a che rifiato ci vado sempre nelle scuole con tutti questi bambini belli. Avrei piacere che queste memorie rimanessero sempre accese”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria storica.
Vittoria parò la sua vita quando, racconta, la sua madre riuscì a nasconderla nell’erba alta durante il massacro. “Restai ferma, immobile, per non farmi notare, altrimenti mi avrebbero trucidato”, ha ricordato, riflettendo su come quel ricordo la segua ancora oggi. La sua determinazione nel raccontare la storia di Fucecchio è ispirata tanto dal dolore quanto da un desiderio di riconciliazione. “Provo dolore pensando alle guerre, spero che finiscano presto”, ha affermato.
La signora Tognozzi non è solo una testimone, ma una vera e propria sentinella della memoria. Ad accompagnarla, l’amministrazione del comune di Fucecchio, rappresentata dal sindaco Emma Donnini, che ha lodato l’impegno educativo di Tognozzi. “La signora Vittoria è una sentinella attiva sulla lotta all’indifferenza. Ci insegna a riconoscere le difficoltà di chi ci sta accanto” ha detto Donnini, sottolineando l’importanza delle sue testimonianze per i giovani. Da oltre dieci anni, la Tognozzi incontra centinaia di adolescenti, instillando in loro un messaggio di resistenza contro la violenza e la sopraffazione.
Insieme a lei, è emersa anche l’associazione ‘Fucecchio è Libera’, che raccoglie i giovani del territorio aventi come missione la salvaguardia della memoria storica. “Sono ragazzi nati dal 1999 al 2010 e sono in grado di raccontare la storia di Vittoria e portare avanti la memoria dei nostri luoghi”, ha ricordato il sindaco, evidenziando l’importanza di una nuova generazione impegnata a preservare la storia.
La figura di Vittoria Tognozzi non è solo un simbolo di resistenza, ma rappresenta anche la speranza di un futuro migliore, dove la memoria e l’umanità prevalgano sopra il dolore e la violenza. La sua frase “non perdono nessuno” è un chiaro segnale della necessità di non dimenticare affinché certe atrocità non si ripetano mai più.