
Prima Riparazione Percutanea della Valvola Mitrale a Ragusa: Un Passo Avanzato per la Cardiologia Locale
Mercoledì 26 febbraio, l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa ha segnato una data storica con l’esecuzione del primo intervento di riparazione percutanea della valvola mitrale utilizzando la tecnica “edge-to-edge”. L’operazione, condotta su un paziente di 78 anni, è stata realizzata con successo dall’equipe medico-infermieristica della Cardiologia di Ragusa, coadiuvata da un esperto team di anestesisti.
L’insufficienza mitralica rappresenta la seconda valvulopatia cardiaca più comune nel mondo occidentale, causando gravi conseguenze per la salute dei pazienti, spesso anziani e con diverse patologie concomitanti. Tradizionalmente, il trattamento principale è l’intervento cardiochirurgico, ma per i pazienti a rischio elevato o con condizioni cliniche compromesse, la procedura mini-invasiva di riparazione percutanea offre una valida alternativa. Questo intervento permette di unire i lembi della valvola mitrale mediante una piccola protesi, riducendo così il rigurgito e migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti.
Da oltre un decennio, la tecnica di riparazione percutanea è stata adottata in centri terziari con servizi di Cardiochirurgia. Oggi, anche gli ospedali privi di tali strutture possono implementare questa innovativa soluzione. Il dottor Antonino Nicosia, Direttore dell’U.O.C. Unità Coronarica-Cardiologia-Emodinamica del “Giovanni Paolo II”, ha sottolineato che “l’esecuzione del primo intervento a Ragusa è il risultato di un percorso formativo intrapreso oltre un anno fa,” grazie a una convenzione con il Policlinico Universitario “Rodolico – San Marco” di Catania, un centro di eccellenza per il trattamento delle valvulopatie.
Nicosia ha aggiunto che il personale dell’Unità di Cardiologia ha acquisito competenze specifiche attraverso numerosi interventi eseguiti a Catania sotto la supervisione di esperti internazionali. La collaborazione con il prof. Sorbello e il reparto di Anestesia e Rianimazione ha ulteriormente garantito la riuscita della procedura, evidenziando l’importanza di un lavoro di squadra nella medicina moderna.
La Direzione Strategica, guidata dal Direttore Generale Giuseppe Drago, ha espresso grande soddisfazione per questo traguardo che non solo migliorano l’assistenza sanitaria offerta, ma consentono anche di ridurre i costi sia per i pazienti sia per il sistema sanitario. Questo intervento rappresenta un significativo passo avanti per la comunità iblea, poiché limita la necessità di “viaggi della speranza” verso ospedali di altre città, assicurando ai pazienti cure più vicine e accessibili.
In conclusione, l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa sta facendo importanti progressi nella cardiologia, offrendo ai pazienti delle soluzioni innovative e sicure, dimostrando come la formazione continua e la collaborazione tra reparti siano fondamentali per il miglioramento della salute pubblica.