La verità sulla morte di Liliana Resinovich | Chi c’è dietro un delitto così inquietante?

Liliana Resinovich: morte per soffocazione esterna, le nuove rivelazioni medico-legali

Roma – L’inquietante mistero attorno alla morte di Liliana Resinovich, scomparsa nel dicembre 2021 e ritrovata senza vita in un boschetto vicino all’ex ospedale psichiatrico di Trieste, si arricchisce di nuovi e drammatici dettagli. Una recente consulenza medico-legale ha infatti stabilito che la 63enne è deceduta a causa di una “soffocazione esterna diretta” avvenuta nella stessa mattina della sua scomparsa.

Le analisi evidenziano anche la presenza di lesioni sul corpo della donna, indicative di un intervento violento da parte di una terza persona. Tali danni, che includono segni di “afferramenti, urti, compressioni e graffi”, sono stati riscontrati principalmente nel cranio e nella mano destra di Liliana, ma si sospetta anche che possa aver subito collusioni al torace e agli arti.

I risultati di questa consulenza sono stati pubblicati sul sito del programma di Rai 3 “Chi l’ha visto?”, noto per il suo impegno nell’investigare casi di scomparsa e omicidio. Questo nuovo sviluppo riaccende le domande sulla natura della morte di Liliana: “Chi l’ha uccisa?” continua a chiedersi l’opinione pubblica.

Il rapporto medico-legale avanza inoltre che è “molto probabile” che il corpo della donna sia rimasto nella stessa località in cui è stato ritrovato, escludendo quindi il congelamento. Ulteriori prove, comprese tracce pilifere, sono attualmente in fase di analisi tramite tecnologie avanzate, al fine di identificare eventuali altre persone coinvolte nel crimine.

La comunità è in attesa di risposte e giustizia, mentre la famiglia di Liliana Resinovich continua a cercare la verità su un caso che ha scosso profondamente Trieste e suscitato l’attenzione dei media nazionali. A distanza di oltre tre anni dalla scomparsa, le indagini sul suo tragico destino proseguono, ma ora con nuovi elementi che potrebbero rivelarsi decisivi.