
Il femminicidio diventa reato autonomo punibile con l’ergastolo
Una storica modifica legislativa per contrastare la violenza di genere
ROMA – Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che introduce nel nostro ordinamento il femminicidio come reato autonomo, punibile con l’ergastolo. Un passo cruciale nella lotta contro quella che la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, definisce "un’intollerabile piaga".
La legge, denominata ‘Introduzione del delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime’, rappresenta una competenza significativa per il governo italiano. “Norme che considero molto importanti,” ha commentato Meloni, “e che abbiamo fortemente voluto per dare una sferzata nella lotta a questa intollerabile piaga.”
Il provvedimento non solo inasprisce le pene per il femminicidio, ma prevede anche aggravanti e aumenti di pena per reati come maltrattamenti, stalking, violenza sessuale e revenge porn, affrontando così una problematica complessa e dolorosa del nostro tempo.
Roccella: "Novità dirompente per mutamento culturale"
La Ministra per le Pari opportunità, Eugenia Roccella, ha sottolineato l’importanza di questa riforma, evidenziando che essa segna una vera e propria “novità dirompente” volta a produrre un mutamento culturale. “Il femminicidio diventa un reato autonomo e questo conferma la specificità della situazione,” ha affermato Roccella, sottolineando che il numero delle donne uccise da uomini è significativamente maggiore rispetto a quello degli uomini vittime di omicidio da parte di donne.
Nordio: "Risultato epocale"
Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha definito l’introduzione del femminicidio come fattispecie autonoma come un "risultato epocale". “È una grande svolta,” ha dichiarato Nordio, evidenziando l’importanza di questo cambiamento nel contesto del diritto penale italiano.
Piantedosi e Calderone: ‘Un impegno storico’
Anche il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha commentato la decisività della leggi, descrivendola come un lavoro "importante" e "storico". Ha aggiunto che l’impegno delle forze di polizia su questo tema è forte e costante, confermando un cambio di rotta nelle politiche di sicurezza.
Marina Calderone, Ministra del Lavoro, ha sottolineato che “definire il reato di femminicidio è assolutamente necessario.” Ha ribadito l’impegno del governo nel supportare le donne in situazioni di difficoltà, fornendo così un’ulteriore dimensione a questa nuova legge.
Casellati: "Fermare la mattanza"
Infine, Elisabetta Casellati, Ministra per le Riforme, ha affermato che questa è una “riforma dirompente” nel diritto penale. “Si tratta di una vera e propria mattanza che va fermata,” ha concluso Casellati, enfatizzando l’urgenza di fermare questa violenza sistemica.
In vista della prossima Festa della Donna, questa legge si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla tutela delle donne e al contrasto della violenza di genere, segnando un nuovo capitolo nelle politiche di pari opportunità in Italia.