Palermo con pochi asili nido | Una realtà che penalizza le donne lavoratrici!

Giornata Internazionale delle Donne: a Palermo l’emergenza asili nido mette a rischio il lavoro femminile

Palermo celebra la Giornata Internazionale delle Donne con una nota dolente: la questione degli asili nido, che rivela una realtà ancora problematica per molte famiglie. Mariangela Di Gangi, consigliera comunale del Partito Democratico, ha lanciato un allarme riguardo alla situazione dei servizi per l’infanzia nella città, sottolineando come, nonostante un lieve incremento nella disponibilità di asili, la maggior parte di essi opererà con orari ridotti, rendendo questi servizi sostanzialmente inutili per le madri lavoratrici.

Secondo il comunicato stampa diffuso, Palermo presenta solo il 10% di copertura per gli asili nido, ben lontano dal 45% indicato dall’Unione Europea. La nuova programmazione prevede una crescita del numero degli asili, ma, tragicamente, ciò si accompagna a un incremento degli asili con orario di chiusura fissato alle 13:30, passando dai 12 attuali a 20 nel prossimo anno scolastico. Questo cambiamento, invece di migliorare la situazione, rischia di creare una serie di opportunità mancate, relegando il servizio a una mera forma di apparenza.

“Un asilo che chiude alle 13:30 è di fatto sostanzialmente inutile per chi non può permettersi babysitter o non ha un sistema familiare di supporto”, afferma Di Gangi. La consigliera evidenzia quindi quanto sia imperative rivedere e riformare i servizi di assistenza all’infanzia, per evitare che continuino a privilegiare solo le famiglie già avvantaggiate.

L’analisi dei dati sul lavoro femminile in città è agghiacciante. Nel 2023, solo il 32,3% delle donne tra i 25 e i 34 anni era occupato, contro il 50,4% degli uomini della stessa fascia d’età e il 52% delle donne italiane in generale. La mancanza di posti e di orari adeguati nei nidi è quindi uno degli ostacoli principali al pieno accesso delle donne al mercato del lavoro. “Aumentare il numero di posti e ampliare gli orari di apertura degli asili nido deve diventare una priorità per una città che ambisce a definirsi civile”, continua Di Gangi.

Concludendo, la consigliera sottolinea che la frequenza ai nidi rappresenta un investimento fondamentale sul capitale umano e una leva cruciale per promuovere l’occupazione femminile. In un contesto di scarsità di servizi e opportunità, diventa essenziale un cambiamento radicale, per garantire a tutte le famiglie un accesso equo e adeguato ai servizi di assistenza all’infanzia e, di riflesso, consolidare il ruolo delle donne nel mondo del lavoro.