
Minori e Tribunali: La Denuncia di Stefania Ascari contro l’Alienazione Parentale
Roma – "Dal 2018 presento interrogazioni parlamentari per denunciare il fenomeno dell’alienazione parentale." Queste le parole della deputata del Movimento Cinque Stelle, Stefania Ascari, che ha sollevato nuovamente l’attenzione su un tema spinoso durante una recente conferenza stampa. Ascari ha criticato il governo attuale, evidenziando che, a differenza della precedente amministrazione Bonafede-Cartabia, in cui furono inviati ispettori per indagare su casi di bambini allontanati ingiustamente, oggi non si vede alcuna azione.
"Il ministro Nordio risponde alle mie interrogazioni, ma conferma ogni parola dei Tribunali," ha affermato Ascari, esprimendo preoccupazione per la mancanza di interventi di supervisione nelle situazioni in cui madri denunciano violenza domestica. La deputata ha avvertito che l’assenza di ispezioni non solo rallenta la tutela delle donne vittime, ma espone i minori a rischio di essere rinchiusi in case famiglia.
La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che le perizie riguardanti l’alienazione parentale, un concetto sempre più contestato, vengono utilizzate nei procedimenti di affido come strumenti per ribaltare le accuse di abuso, rendendo il genitore violento spesso il soggetto che viene visto come più idoneo a crescere i figli.
Una testimonianza toccante è stata quella di Luisa, una madre che ha raccontato l’ingiusta sottrazione del suo bambino di cinque anni. "Ho visto portare via mio figlio per una CTU che mi ha descritta come ‘simbiotica’," ha dichiarato Luisa, sottolineando come la sua esperienza rifletta un sistema giudiziario che spesso trasforma le vittime in carnefici, con perizie prive di fondamento.
Il tema del business delle case famiglia è stato affrontato anche dall’avvocato Alfredo Di Costanzo, che ha evidenziato un fenomeno inquietante: in Italia, ci sono circa 50.000 minori allontanati dalle famiglie, con costi che oscillano tra i 90 e i 400 euro al giorno, per un totale di oltre 1 miliardo di euro speso ogni anno dallo Stato. Questo sistema, secondo Di Costanzo, viene alimentato da perizie psicologiche discutibili e da scandali legati alla gestione dei minori.
Ascari ha ribadito l’urgenza di riformare la legge 54 del 2006, che ad oggi consente a genitori violenti di continuare a mantenere un ruolo nella vita dei propri figli: "Questa legge mette in pericolo i bambini," ha sottolineato, esortando a prendere provvedimenti immediati.
Le storie di madri come Luisa non sono isolate. "C’era una mamma che ogni mattina accompagnava sua figlia a scuola. È stata accusa di abuso e gliela hanno portata via," ha chiuso Ascari, facendo riferimento a un tragico epilogo che ha visti molti genitori soffrire per un sistema che, secondo i denuncianti, sembra più un business che una protezione per i minori.
La conferenza stampa ha finalmente lanciato un appello accorato per un cambiamento, evidenziando la necessità di riformare il sistema. "È imperativo garantire che i diritti dei bambini e delle famiglie siano al centro delle decisioni giudiziarie, senza compromessi," ha concluso Ascari, lasciando spazio a una riflessione profonda e a un urgente dibattito pubblico su queste tematiche.