
Omicidio Willy Monteiro: la Corte di Appello condanna i fratelli Bianchi
ROMA – Si è concluso oggi il processo d’Appello bis sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne vittima di un terribile pestaggio avvenuto a Colleferro nel settembre del 2020. La Corte di Appello di Roma ha emesso le sue sentenze: Marco Bianchi è stato condannato all’ergastolo, mentre suo fratello Gabriele ha ricevuto una pena di 28 anni di carcere. Questa decisione segue le istanze della Procura generale, che aveva richiesto l’ergastolo per entrambi gli imputati, senza riconoscimento di attenuanti.
Durante le udienze, Gabriele Bianchi ha espresso le sue considerazioni sul suo ruolo nell’aggressione, dichiarando: “Non ho mai colpito Willy”. In aula, il 30enne ha sostenuto di essere stanco di essere etichettato come un criminale, affermando di lavorare onestamente e di non aver mai litigiato in carcere. “Voglio pagare per le colpe che ho, ma non posso confessare una cosa che non ho fatto”, ha aggiunto, mostrando segni di pentimento per quanto accaduto.
Allo stesso modo, Marco Bianchi, collegato in video da un istituto penitenziario, ha esposto la sua versione dei fatti. “Sono responsabile per il calcio al fianco, ma non quando era a terra,” ha chiarito, sottolineando che suo fratello non abbia mai colpito Willy. In un momento di vulnerabilità , ha profondo rammarico per il dolore inflitto alla famiglia di Willy, affermando: “Pagherò per la mia colpa, ma non siamo mostri”.
Chi era Willy Monteiro Duarte
Willy era originario di Capo Verde e, all’etĂ di 21 anni, fu aggredito mentre cercava di difendere un amico da bulli. Il suo martirio ha scosso profondamente l’opinione pubblica, catalizzando l’attenzione su problematiche di bullismo e violenza giovanile. Dopo la sua morte, il 20 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata del Rispetto, un’importante iniziativa per promuovere la sensibilizzazione contro ogni forma di discriminazione e violenza.
Le reazioni e il contesto giuridico
La tragica vicenda di Willy Monteiro ha portato alla condanna di un gruppo composto dai fratelli Bianchi e altri due uomini, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, per omicidio volontario. A seguito della sentenza odierna, sono stati confermati gli anni di detenzione per gli altri due coinvolti, mentre le comunitĂ di Colleferro, Paliano e Artena si sono costituite parte civile, a testimonianza del profondo impatto sociale e umano di questa violenza.
Conclusioni
La sentenza rappresenta un passo importante verso la giustizia per Willy e la sua famiglia, ma solleva anche interrogativi su come la società affronti fenomeni di bullismo e violenza giovanile. La cui educazione e sensibilizzazione sono necessarie affinché simili tragedie non si ripetano. In un momento di grande dolore e disagio sociale, è fondamentale continuare a discutere e agire per un futuro più rispettoso e pacifico.