Riforma Cartabia: il Tribunale Unico RiuscirĂ  a Salvaguardare i Minori o AumenterĂ  i Conflitti Familiari?

Riforma Cartabia e Tutela dei Minori: Confronti Cruciali in Senato

Il 21 marzo 2025, si è tenuto un significativo convegno nella Sala degli Atti Parlamentari del Senato, intitolato “Il tribunale unico per le persone, i minorenni e le famiglie. La ricaduta sulla tutela dei minori: luci e ombre”. Organizzato dal Forum delle Associazioni Familiari e dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani, l’evento ha riunito esponenti di associazioni familiari, politici e giuristi per discutere l’impatto della riforma Cartabia, introducendo modifiche sostanziali al processo civile della famiglia.

Un Nuovo Approccio per il Processo Familiare

La riforma Cartabia ha l’obiettivo di semplificare e velocizzare i procedimenti legali, attraverso l’istituzione del Tribunale Unico per le persone e le famiglie. Tuttavia, a quasi due anni dall’entrata in vigore delle modifiche, le perplessità riguardo alla loro applicazione concreta sono emerse con forza. Temi come le separazioni, i divorzî e le dinamiche legate alla responsabilità genitoriale sono stati al centro del dibattito. Gli esperti avvertono che ogni conflitto irrisolto tra genitori ha effetti pesanti sui figli, rendendo cruciale la riflessione su come rendere i processi meno nocivi per i minori coinvolti.

Le CriticitĂ  del Nuovo Rito

Durante il convegno, è emerso che gli oneri di allegazione delle prove e i termini perentori da rispettare potrebbero ritardare decisioni vitali riguardanti la collocazione e il mantenimento dei figli. "Casi di tardiva gestione e sottovalutazione delle situazioni di pregiudizio a carico dei minori sono stati già registrati," ha sottolineato il presidente del Forum, Adriano Bordignon. Inoltre, l’inevitabile coinvolgimento emotivo dei minori nelle dispute familiari è un aspetto delicato, che necessita di un ascolto protetto e rispettoso delle loro esigenze.

Preservare l’Esperienza dei Giudici Onorari

Il Forum ha richiamato l’attenzione sull’importanza di non perdere l’esperienza accumulata dai Giudici Onorari, un aspetto che costituisce un valore aggiunto nella tutela dei minori. "Il sapere e le esperienze di decenni di Tribunale per i minorenni non devono diventare sapere da biblioteca," ha affermato una rappresentante della rete di associazioni del settore, evidenziando il timore che il ridimensionamento del ruolo di questi professionisti possa nuocere ai diritti dei piĂą vulnerabili.

Riflessioni e Proposte per il Futuro

Numerosi interventi hanno messo in luce la necessità di un dialogo continuo e costruttivo tra le istituzioni e le associazioni, per garantire che l’interesse del minore sia sempre al centro della discussione. “Il modello del giudice unico non sembra più funzionale,” ha ribadito Bordignon, evidenziando la necessità di mantenere un sistema che valorizzi l’esperienza e la specializzazione dei professionisti coinvolti.

La Voce dei Politici

I membri della Commissione Giustizia hanno riconosciuto l’importanza di un approfondimento sui temi discussi. In particolare, la definizione del ruolo del curatore speciale è stata considerata cruciale. "Serve una preparazione adeguata, viste le delicatezze del compito," ha evidenziato Susanna Donatella Campione. Anche Alfredo Bazoli ha espresso preoccupazione per le implicazioni pratiche della riforma, sottolineando che, "servono risorse adeguate per offrire soluzioni praticabili."

Conclusione: Un Dialogo Necessario

In conclusione, l’incontro ha rappresentato un’importante opportunitĂ  per discutere le riforme in atto e le loro possibili ricadute. Senza un monitoraggio attento e un dialogo continuo, il rischio è di compromettere non solo il processo di riforma, ma soprattutto la vita e il benessere dei minori in situazioni familiari giĂ  complesse. L’impegno futuro sarĂ  quello di garantire che l’interesse del bambino rimanga sempre al primo posto, attraverso un sistema giuridico sensibile e attento alle loro esigenze.