
Trump alla carica: nuove minacce di dazi a UE e Canada
BRUXELLES – La tensione commerciale tra Stati Uniti, Unione Europea e Canada torna a salire. Il presidente americano Donald Trump ha lanciato un avvertimento chiaro e diretto attraverso il suo social network, minacciando l’imposizione di dazi su larga scala nel caso in cui l’UE collabori con il Canada per danneggiare economicamente gli Stati Uniti. “Se ciò accadrà, i dazi saranno ben più elevati di quelli attualmente previsti”, ha dichiarato.
Già dal 2 aprile, Trump applicherà un dazo del 25% sulle auto importate dagli altri Paesi, ma ora il presidente sembra intenzionato a introdurre ulteriori misure punitiva in risposta a possibili alleanze economiche tra Bruxelles e Ottawa. Questa escalation ha suscitato immediate reazioni in Europa e Canada.
La risposta dell’Unione Europea è stata ferma e decisa. Un portavoce della Commissione europea ha dichiarato: “Siamo pronti a salvaguardare i nostri interessi economici e, se necessario, daremo una risposta ferma, proporzionata e tempestiva a qualsiasi misura ingiusta da parte degli Stati Uniti.” Ha inoltre sottolineato l’importanza di trovare una “soluzione negoziata” che possa rafforzare le relazioni commerciali tra le due sponde dell’Atlantico, piuttosto che distruggerle.
L’UE ha ribadito di non voler essere costretta ad adottare contromisure, considerandole una forma di autolesionismo economico, e ha avvertito che le possibili ritorsioni saranno strategiche: “L’elenco dei prodotti su cui proporremo contromisure sarà ben selezionato per creare il massimo impatto negli Stati Uniti”, ha aggiunto il portavoce.
La situazione è senz’altro complessa anche per il Canada. Il primo ministro Mark Carney ha dichiarato che il suo paese deve “reinventare radicalmente la nostra economia” in risposta ai dazi voluti da Trump. Carney ha descritto gli Stati Uniti come un partner commerciale “non più affidabile”, visti i continui attacchi alle norme commerciali esistenti.
“Combatteremo le tariffe ingiustificate con azioni retoriche che avranno un impatto significativo sugli USA,” ha affermato il premier canadese, preannunciando una risposta decisa alle politiche americane. Ha inoltre messo in guardia sulla necessità di ridurre la dipendenza economica da Washington, mirando a riequilibrare le relazioni commerciali con altri partner internazionali.
In un contesto di crescente protezionismo, è chiaro che le prossime settimane saranno decisive per la definizione di questi rapporti economici. La comunità internazionale osserva attentamente questa disputa, che rischia di compromettere non solo le relazioni transatlantiche, ma anche la stabilità delle economie regionali.