
Cybersicurezza, Capobianco (Fata Informatica): “L’Italia fatica a rispondere alle minacce”
Roma – L’Italia sta affrontando un momento critico nel campo della cybersicurezza, come evidenziato dal professor Antonio Capobianco, CEO di Fata Informatica e docente di Ethical Hacking presso l’UniversitĂ eCampus. Durante il suo intervento alla V edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit, tenutosi a Roma, Capobianco ha sottolineato l’importanza cruciale della formazione per far fronte alle crescenti minacce informatiche.
Secondo il professor Capobianco, uno dei problemi principali riscontrati nel settore è la “skill shortage,” ovvero la mancanza di talenti qualificati. “Quando parliamo di cybersecurity, non possiamo ignorare che anche l’Italia fa fatica a rispondere alla minaccia informatica,” ha dichiarato, mettendo in evidenza le difficoltà del Paese nell’adattarsi a un panorama sempre più complesso e pericoloso.
Fata Informatica si pone come un attore attivo nella formazione di professionisti altamente specializzati attraverso la sua Academy. “Noi cerchiamo di supplire a questa carenza grazie alla nostra Academy, in cui facciamo formazione per ethical hacker, analisti forensi e soch specialist,” ha spiegato Capobianco. Questo approccio mira non solo a colmare il gap di competenze, ma anche a preparare una nuova generazione di esperti in grado di affrontare le sfide della cybersicurezza.
In un ulteriore passo avanti, Fata Informatica è diventata un organismo internazionale di certificazioni, garantendo così un riconoscimento a livello globale. Capobianco ha sottolineato l’importanza di poter erogare certificazioni che rispondano alle normative europee e italiane, in particolare per figure chiave come il Chief Information Security Officer (CISO) e professionisti dell’ethical hacking.
Il summit, organizzato dall’Associazione nazionale giovani innovatori (Angi) in collaborazione con Alé Comunicazione e altri partner, ha riunito esperti e professionisti del settore in un momento di confronto e discussione sulle strategie da adottare per rafforzare la sicurezza informatica nel Paese.
In conclusione, l’intervento di Capobianco ha messo in luce una realtĂ preoccupante, ma al contempo ha offerto spunti di azione concreta per affrontare la carenza di competenze nel campo della cybersicurezza, sottolineando il ruolo fondamentale che l’educazione e la formazione specialistica possono giocare nel preparare l’Italia a rispondere in modo efficace alle minacce informatiche del futuro.