
OpenAI fa causa a Elon Musk: Accuse di molestie e tensioni crescenti
ROMA – La controversia tra OpenAI, la celebre azienda sviluppatrice di ChatGPT, e il suo co-fondatore Elon Musk ha raggiunto un nuovo livello di intensità. L’azienda ha presentato una controquerela contro Musk, accusandolo di molestie e chiedendo a un tribunale federale statunitense di fermare ulteriori azioni legali e pubbliche che potrebbero nuocere alla sua reputazione.
Le origini di questa disputa affondano le radici nel 2015, anno di fondazione di OpenAI, quando Musk e l’attuale CEO, Sam Altman, unirono le forze per sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale. Col passare del tempo, però, le visioni divergenti sulla direzione strategica della compagnia, specialmente con il passaggio a un modello di business a scopo di lucro, hanno alimentato tensioni crescenti tra i due leader.
Circa un anno fa, Musk aveva già intentato una causa contro OpenAI, accusandola di aver tradito la sua missione iniziale, incentrata sul benessere dell’umanità, a favore della ricerca di profitto. Anche se questa prima iniziativa legale è stata ritirata a giugno, Musk ha successivamente ripreso l’azione ad agosto, approfondendo il conflitto.
Un episodio chiave nella saga è stata l’offerta di acquisizione da 97,4 miliardi di dollari presentata da un consorzio guidato da Musk a febbraio, offerta che fu rapidamente respinta da Altman, il quale replicò con un commento sarcastico sui social media. Questo scontro è emblematico delle fratture ormai manifeste tra i due.
Negli atti depositati presso il tribunale distrettuale della California, OpenAI ha delineato una serie di comportamenti da parte di Musk che considera molestatori. Questi includono “attacchi alla stampa, campagne dannose rivolte ai oltre 200 milioni di follower di Musk sui social media, richieste pretestuose di documenti aziendali, rivendicazioni legali ritenute moleste e un tentativo di appropriarsi delle risorse di OpenAI.”
A seguito di questa escalation, OpenAI ha formalmente chiesto al giudice di intervenire e di impedire ulteriori azioni da parte di Musk, ritenendolo responsabile anche per i danni già subiti. La data di avvio del processo con giuria è fissata per la primavera del 2026, e le modalità della contesa legale potrebbero aprire a un lungo e complesso contenzioso.
Musk, che ha lasciato il consiglio di amministrazione di OpenAI nel 2018 per fondare la sua azienda di intelligenza artificiale, xAI, ha criticato l’evoluzione di OpenAI in una sussidiaria a scopo di lucro per raccogliere investimenti, tra cui da Microsoft. Questa critica verte sulla percezione che OpenAI stia abbandonando la sua missione di sviluppare un’IA sicura per il bene comune, un’accusa che l’azienda ha contestato giustificando il nuovo modello come necessario per il progresso della ricerca.
Recentemente, OpenAI ha concluso un round di finanziamento da 40 miliardi di dollari con SoftBank e altri investitori, portando la valutazione dell’azienda a 300 miliardi di dollari. Questi fondi saranno impiegati per avanzare nelle ricerche e migliorare l’infrastruttura informatica.
In sintesi, la controquerela di OpenAI non solo segna un punto di svolta nel conflitto con Elon Musk, ma rappresenta anche un’importante tappa nella storia dell’innovazione tecnologica, dove interessi economici e visioni etiche si intrecciano in modo sempre più complesso.