
Mistero e dolore per la morte di Alessandro Coatti: si cerca un amico conosciuto a Bogotá
BOLOGNA – È ancora un giallo fitto la morte di Alessandro Coatti, giovane biologo italiano, il cui corpo, ritrovato a pezzi, ha sconvolto la comunità e destato preoccupazione per la crescente violenza a Santa Marta, in Colombia. La vicenda, avvenuta a pochi giorni dal suo arrivo in città, si infittisce con l’emergere di dettagli inquietanti e ipotesi inaccettabili.
Morto in circostanze tragiche il 5 aprile, Coatti era un ricercatore affermato che aveva deciso di abbandonare una promettente carriera a Londra per inseguire un sogno: esplorare la Colombia, un paese che lo affascinava profondamente. Arrivato a Bogotá il 12 marzo, aveva viaggiato verso Medellín e San Andrés, prima di giungere a Santa Marta, dove è avvenuta la sua tragica fine. In base alle indagini attuali, è emersa la possibilità di un incontro con un uomo a Bogotá che potrebbe essere legato alla sua scomparsa.
Le modalità dell’omicidio sono agghiaccianti: il corpo di Alessandro è stato rinvenuto smembrato in diversi luoghi della città, mostrando segni di una violenza che ha portato gli inquirenti a non escludere la pista dell’omofobia. Due colleghe di Coatti hanno riferito che il giovane era dichiaratamente omosessuale, sollevando interrogativi sul perché e sul come della sua morte.
In un video pubblicato su X, i rappresentanti di una banda armata locale, i guerriglieri della Sierra Nevada, si sono dissociati dall’omicidio, affermando di non avere coinvolgimenti nella violenza diffusa in città. “È ora di fare luce su questo crimine e su altri episodi di violenza che stanno deteriorando la nostra comunità”, hanno dichiarato i portavoce della banda.
Le immagini di Alessandro sui social network offrono uno spaccato diverso della sua vita: sorridente e felice, è ritratto durante momenti felici con i membri del gruppo di ballo tradizionale boliviano di cui era appassionato. Un video commovente mostra il giovane, avvolto in un colorato costume per le celebrazioni del Carnevale, circondato da amici in scene di allegria. Questi ricordi contrastano bruscamente con la tragica realtà del suo destino.
Mentre la ricerca della verità continua, amici e famigliari di Alessandro attendono risposte. La sua morte è non solo un dramma personale ma anche un richiamo alla riflessione sulla sicurezza di chi viaggia e sull’accoglienza che si riserva alla diversità. La comunità di Longastrino, il paese natale di Coatti, rimane in attesa di giustizia per il loro giovane studioso e amico.