
Riconoscimento della Palestina: la mozione unitaria di Pd, M5s e Avs
ROMA – In un momento cruciale per le dinamiche geopolitiche della regione, oggi pomeriggio il Partito Democratico (Pd), il Movimento 5 Stelle (M5s) e Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) hanno presentato in conferenza stampa una mozione congiunta finalizzata al riconoscimento dello Stato di Palestina. La proposta, articolata in undici impegni, è aperta “a tutte le forze politiche che vorranno sostenerlo”, come ha dichiarato la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Schlein ha affermato che si tratta di una “mozione unitaria necessaria”, sottolineando come Gaza sia nuovamente immersa nel silenzio e nell’indifferenza della comunità internazionale. Ha inoltre evidenziato la drammaticità della situazione: “i numeri dei morti sono saliti, oltre 50mila, di cui gran parte donne e bambini.” In questo contesto, ha esortato l’Unione Europea a garantire il pieno riconoscimento della Palestina, rifiutando qualsiasi tentativo di delegittimazione della Corte Penale Internazionale.
Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, ha sostenuto che “è assolutamente necessario tenere accesi i riflettori della comunità politica italiana e internazionale” sulla questione di Gaza, definendo la situazione un crimine contro l’umanità che va affrontato con urgenza. Conte ha fatto riferimento all’imminente scadenza di due anni dall’inizio delle ostilità, ribadendo che non si tratta di un “effetto collaterale o di un episodio orribile, ma del sistematico sterminio della popolazione palestinese.”
Anche il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha commentato la mozione, affermando che essa rappresenta “l’occasione per dire al Governo italiano e al Parlamento che è giunto il momento di cambiare passo.” Ha criticato le precedenti reazioni del governo, descrivendole come “parole di circostanza” che non affrontano effettivamente la crisi attuale.
I punti chiave della mozione
La mozione si articola intorno a undici impegni strategici, tra i quali spiccano:
- Riconoscere la Palestina come Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa.
- Promuovere il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Unione Europea e garantire la sicurezza dello Stato di Israele.
- Sostenere il cessate il fuoco e garantire la protezione della popolazione civile di Gaza.
- Sostenere piani di ricostruzione per Gaza, coinvolgendo forze democratiche palestinesi e respingendo piani di espulsione dei palestinesi.
- Sospendere le autorizzazioni di vendita di armi a Israele, affinché non vengano usate per violare i diritti umani.
- Promuovere sanzioni nei confronti del governo israeliano per violazioni del diritto internazionale.
- Richiedere la fine delle operazioni militari in Cisgiordania e la cessazione della creazione di insediamenti israeliani illegali.
- Sostenere il rispetto dei mandati della Corte Penale Internazionale.
Questi impegni mirano a porre fine a una situazione che, per i promotori della mozione, non può più essere ignorata e che richiede un’azione immediata da parte della comunità internazionale. La presentazione della mozione si colloca quindi come un tentativo di avviare un dibattito serio e costruttivo all’interno del Parlamento italiano e oltre, per affrontare una delle crisi umanitarie più gravi del nostro tempo.
Concludendo, i rappresentanti delle tre forze politiche hanno lanciato un appello a tutte le forze politiche affinché uniscano le proprie voci per fare luce su un tema che, secondo loro, è di vitale importanza per la pace e la giustizia.