
Debutta a Lipari il "Prometeo incatenato" con maschere archeologiche
Sabato 3 maggio 2025, alle ore 21, il suggestivo teatro di pietra della rocca di Lipari si prepara ad accogliere una rappresentazione che si preannuncia straordinaria: “Il Prometeo incatenato” di Eschilo, messo in scena dalla compagnia teatrale dell’associazione KerkĂs. A dirigere e interpretare il ruolo del titano ribelle sarĂ l’attore Christian Poggioni, il quale promette di offrire un’interpretazione intensa del dramma classico.
Questa messinscena si distingue per un approccio filologico rigoroso e un forte legame con il patrimonio archeologico locale. Gli attori porteranno infatti maschere teatrali fedelmente ricostruite a partire da miniature funerarie rinvenute nella necropoli di Contrada Diana, oggi custodite nel Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea. Le maschere sono state create grazie a un processo di digitalizzazione in 3D e realizzate a grandezza naturale grazie al lavoro del modellatore Francesco Stilo e degli artigiani Andrea Cavarra e Chiara Barlassina. Questo progetto rappresenta un esempio di come archeologia, tecnologia e artigianato possano fondersi, riportando i reperti alla loro originaria funzione scenica.
L’evento si inserisce nella programmazione del Parco archeologico delle Isole Eolie e segna la conclusione di una due giorni dedicata agli eventi legati al PNRR per l’accessibilitĂ culturale. Il teatro all’aperto del Castello di Lipari, costruito nel 1978 secondo il modello dei teatri antichi greci, diventa un’estensione naturale del museo, trasformandosi in uno spazio di restituzione viva e sensoriale del patrimonio culturale locale.
Lo spettacolo non solo celebra la grandezza della drammaturgia eschilea, ma invita anche a riflettere sul presente. La figura di Prometeo, mito intramontabile che sfida gli dèi per amore dell’umanitĂ , si offre come un simbolo di ribellione e speranza, il tutto immerso in una suggestiva cornice paesaggistica e storica che solo Lipari può offrire.
Con questa iniziativa, la compagnia KerkĂs non solo riporta in vita un’opera classica, ma crea un ponte tra passato e presente, intrecciando arte, storia e comunitĂ in un’unica, indimenticabile serata.