
Faito, intervento eroico dopo il crollo della funivia: quattro vittime, un ferito in rianimazione
ROMA – Il Soccorso alpino e speleologico della Campania (Cnsas) ha fornito dettagli in merito all’operazione di soccorso avvenuta ieri, in seguito al crollo della funivia del Faito, un tragico evento che ha causato la morte di tre turisti e del macchinista.
L’allerta è stata inizialmente data da un operatore Eav della seggiovia, che ha segnalato un blocco nel funzionamento della funivia. La situazione è rapidamente degenerata quando il macchinista della cabina a monte è risultato non raggiungibile telefonicamente, sollevando preoccupazioni significative per la sicurezza delle persone ancora all’interno.
Subito dopo, una squadra di pronto intervento del Cnsas è stata mobilitata per cercare di raggiungere la cabina inaccessibile. Utilizzando manovre di corda, i soccorritori hanno seguito i cavi della funivia, trovando infine i resti della cabina distrutta nel sottobosco. L’intervento ha coinvolto anche una coordinazione informativa con la prefettura di Napoli e l’elisoccorso 118, garantendo che tutte le strutture di emergenza fossero allertate e pronte ad operare.
Non meno di sette squadre del Soccorso alpino e speleologico, in cooperazione con il Soccorso alpino della Guardia di Finanza e diversi corpi delle forze dell’ordine come i carabinieri e i vigili del fuoco, si sono unite per cercare di evacuare le persone coinvolte nell’incidente. Tra i rottami della funivia, i tecnici del Cnsas sono riusciti a individuare un’unica persona ferita, che è stata rapidamente recuperata con l’intervento dell’elisoccorso 118 e trasferita presso l’ospedale del Mare per ricevere le cure necessarie.
L’operazione di ricerca e soccorso si è protratta fino a tarda notte. Il corpo dei soccorritori ha faticato non solo a causa dell’impervietà del terreno ma anche per le condizioni meteo avverse, rendendo le manovre di recupero ancor più complicate. Solo dopo l’autorizzazione da parte delle autorità competenti, le quattro salme sono state recuperate.
La sinergia tra le varie organizzazioni di soccorso, tra cui il Cnsas e i militari del Sagf, si è rivelata fondamentale per affrontare una situazione di estremi pericoli e difficoltà, dimostrando l’importanza di una cooperazione efficace in situazioni emergenziali. Questo tragico incidente ricorda a tutti noi quanto sia cruciale l’impegno e la preparazione dei servizi di emergenza per garantire la sicurezza dei cittadini.