Trump trasforma la Casa Bianca in un opulento casino | Gli utenti si dividono tra stupore e irriverenza!

Casa Bianca o Casamonica? L’ironia dei social sull’arredamento scelto da Trump

ROMA – L’incontro ufficiale tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la premier Giorgia Meloni ha destato l’attenzione non solo per i temi politici affrontati, ma anche per l’estetica degli interni della Casa Bianca. Le immagini diffuse dopo il vertice hanno mostrato ambienti riccamente decorati, adornati da ori, stucchi e arredi sfarzosi, dando vita a un’ondata di ironia sui social media.

Su X (ex Twitter), diversi utenti hanno rapidamente messo in relazione l’arredamento della residenza presidenziale con quello della celebre famiglia romana Casamonica, nota per il suo stile di arredamento opulento e kitsch. Un post in particolare ha catturato l’attenzione, con la didascalia “Casa Bianca o Casa Casamonica?” che ha innescato il trend #Casamonica.

Le immagini hanno rivelato uno Studio Ovale adornato con pesanti tendaggi dorati, mobili intagliati e lampadari imponenti, elementi che sembrano riflettere le preferenze stilistiche di Trump, già note durante il suo primo mandato. Le somiglianze tra gli spazi ristrutturati e una villa hollywoodiana o un casinò di Las Vegas hanno strappato più di una risata agli utenti, che non hanno mancato di condividere le proprie impressioni.

Il confronto visivo tra l’arredamento dello Studio Ovale sotto l’ex presidente Joe Biden e la recente ristrutturazione voluta da Trump ha alimentato ulteriormente il dibattito online. Le scelte stilistiche del nuovo presidente sembrano riaprire polemiche simili a quelle già emerse durante il suo primo mandato, quando l’arredamento della Casa Bianca era stato al centro di accese discussioni.

Questa nuova "Golden Age" annunciata da Trump, sembra quindi cominciare nel vero senso della parola, con uno stile che continua a suscitare reazioni contrastanti e divertite in rete. Concludendo, l’arredamento della Casa Bianca si riconferma un tema di discussione che va oltre la politica, diventando un fenomeno di costume e una fonte di ironia per i più.