
Il Vicepresidente americano J.D. Vance in visita a Roma per il Venerdì Santo
ROMA – Il vicepresidente statunitense J.D. Vance ha trascorso il Venerdì Santo nella Capitale, partecipando a una liturgia di grande significato presso la Basilica di San Pietro. La sua visita è coincisa con un incontro ufficiale con il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni, seguito da un pranzo di lavoro con i membri del governo italiano, tra cui i vice premier Antonio Tajani e Matteo Salvini.
Dopo la riunione, Vance si è diretto con la moglie e i tre figli verso il Vaticano, dove ha assistito alla cerimonia religiosa presieduta dal cardinale Claudio Gugerotti, sostituto di Papa Francesco. La partecipazione di Vance a questa celebrazione cattolica sottolinea il valore e l’importanza della fede nella sua vita, un aspetto evidenziato anche nel suo messaggio condiviso tramite il profilo X.
"Sono grato ogni giorno per questo lavoro, ma in particolare oggi, dove i miei impegni ufficiali mi hanno portato a Roma il Venerdì Santo," ha scritto Vance. Con la sua famiglia al seguito, ha espresso un sentito augurio a tutti i cristiani del mondo, con un pensiero speciale per quelli rimasti negli Stati Uniti: "Lui è morto affinché noi potessimo vivere."
La conversione di Vance al cattolicesimo, avvenuta nel 2019, ha segnato un importante capitolo della sua vita e della sua carriera. L’ex marine, che ha iniziato il suo percorso spirituale durante il servizio in Iraq, ha trovato nella fede un sostegno fondamentale, un tema ripetuto anche durante la sua visita a Roma.
Vance sta attualmente preparando la sua candidatura alle elezioni presidenziali statunitensi del 2024 come vice di Donald Trump. La sua visita in Italia, e in particolare al Vaticano, sembrano riflettere un’intenzione di unire il suo ruolo politico con la dimensione spirituale, rendendo questo Venerdì Santo ancora più significativo per lui e la sua famiglia.
Concludendo la giornata a Roma, Vance si è dimostrato non solo un uomo di fede ma anche un politico consapevole dell’importanza di celebrare le tradizioni culturali e religiose, su scala sia nazionale che internazionale.