La piena del Po raggiunge livelli allarmanti | Perché 30 evacuati non bastano a fermare l’emergenza!

Maltempo in Emilia-Romagna: Evacuate trenta persone a Piacenza per la piena del Po

Bologna – Prossegue senza sosta il transito della piena del Po, che sta causando preoccupazione nelle zone rivierasche di Emilia-Romagna e Lombardia. In particolare, l’agenzia interregionale per il fiume Po, Aipo, ha diramato un’allerta rossa per le zone di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. Nel piacentino, circa trenta persone sono state evacuate per precauzione, tutte residenti in aree di rischio golenale.

Interventi urgenti nel piacentino

La situazione ha richiesto una serie di interventi tempestivi per contenere gli allagamenti. Fino a questo momento, sono stati effettuati tre interventi che hanno impedito che le acque raggiungessero le abitazioni. In particolare, i tecnici hanno utilizzato sacchi di sabbia per tamponare due chiaviche e un fontanazzo in località Mortizza, a Calendasco.

Secondo l’ultimo report della Regione Emilia-Romagna, questa mattina il Po ha toccato la quota storica di 8,16 metri a Piacenza, registrando il livello più alto dal 2019. Attualmente, le acque si stanno defluendo lungo il tratto parmense.

Prossime 24 ore critiche

Le stime di Aipo prevedono che nelle prossime 24 ore il livello del Po supererà la soglia rossa nei comuni di Casalmaggiore, Boretto e Borgoforte, lungo il confine tra Emilia-Romagna e Lombardia. Per il momento, le aree a rischio dovrebbero essere quelle golenali, ma la situazione è monitorata attentamente dagli esperti.

Rovesci e temporali in arrivo

Nonostante non siano previsti fenomeni meteorologici significativi, la Regione avvisa che si attendono rovesci e temporali a partire dal pomeriggio, con attenuazione nelle ore serali. La Protezione civile regionale, insieme ad Aipo, sta monitorando “minuto per minuto” il deflusso della piena. A Bologna è attualmente attivo il Centro operativo regionale.

Impegno dei volontari

La risposta alla crisi ha visto l’intervento di oltre 100 volontari nelle ultime 24 ore. Circa 60 di loro sono stati attivi durante la notte e altri 50 sono attualmente impegnati sul campo, collaborando con i tecnici della Protezione civile e di Aipo, nonché con i gruppi locali di Calendasco, Castelvetro e Castel San Giovannini, e altre organizzazioni come Anpas e la Croce Rossa.

La situazione rimane allerta e tutti gli enti coinvolti stanno lavorando in sinergia per garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare le conseguenze di questa emergenza idrica.