
Il commiato a Papa Francesco: un velo bianco e il ricordo di una vita semplice
ROMA – Si è svolto ieri il commiato a Papa Francesco, un momento di grande emozione e reverenza per i numerosi fedeli accorsi a salutare il Pontefice defunto. Poco prima della chiusura della bara, sul volto di Francesco è stato adagiato un velo di seta bianca, un gesto carico di simbolismo che segna il delicato passaggio dalla vita terrena alla dimensione spirituale.
All’interno della bara di legno rivestita in zinco, oltre a un sacchetto contenente le monete coniate durante il suo pontificato, è stata deposta anche una copia del rogito, un documento fondamentale che racchiude la vita e le opere del 266esimo Papa. Questa testimonianza scritta in latino non solo ricorda le sue gesta, ma cela un messaggio profondo di umanità e paternità universale.
Cosa contiene il rogito? La prosa finale del documento recita: “Francesco ha lasciato a tutti una testimonianza mirabile di umanità, di vita santa e di paternità universale”. Un riconoscimento che mette in evidenza la ricchezza di un pontificato caratterizzato dall’apertura al prossimo e dall’impegno per gli ultimi.
Il ritratto di un pastore semplice e accessibile emerge con chiarezza dal rogito: "Fu un pastore semplice e molto amato nella sua arcidiocesi, che girava in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus. Abitava in un appartamento e si preparava la cena da solo, perché si sentiva uno della gente." Queste righe delineano l’immagine di un Papa che ha sempre cercato il contatto diretto con il popolo, rifiutando le distanze istituzionali.
Nonostante il suo status, Francesco ha scelto di abitare nella Domus Sanctae Marthae, un gesto emblematico che testimonia il suo desiderio di vicinanza alle persone. Sin dai suoi primi atti da Papa, Francesco ha dimostrato una particolare attenzione verso i più bisognosi, recandosi ogni Giovedì Santo in carceri e centri di accoglienza per celebrare la Messa in Cena Domini.
Le sue raccomandazioni per i sacerdoti rimangono attuali: "Essere sempre pronti ad amministrare il sacramento della misericordia", un’esortazione che invita a una chiesa aperta e accogliente, sempre pronta a incontrare chi cerca il Volto di Dio.
In un momento di raccoglimento e commozione, la comunità cattolica e non solo ricordano così un Papa che ha saputo unire fede e quotidianità, lasciando un’impronta indelebile nella storia della Chiesa. La memoria di Francesco, come affermato nel rogito, “rimane nel cuore della Chiesa e dell’intera umanità”.