Patagarri al Concertone: la loro versione di ‘Hava Nagila’ provoca polemiche sorprendenti | Ecco cosa significa davvero chiedere pace in un mondo diviso

Patagarri alla Difesa della Pace: “Macabro è Bombardare Ospedali e Bambini”

ROMA – Dopo le polemiche suscitate dalla loro esibizione al Concertone del Primo maggio, la band italiana Patagarri ha deciso di rispondere alle accuse che hanno definito la loro performance come “macabra”. In un post su Instagram, la band ha affermato: “Per noi macabro è un mondo nel quale migliaia di bambini vengono ammazzati, gli ospedali bombardati, i civili sterminati”.

La controversia è iniziata quando i Patagarri hanno reinterpretato la tradizionale canzone ebraica ‘Hava nagila’, adattandone il testo per esprimere solidarietà alla Palestina. Tale scelta ha provocato un’immediata reazione da parte di Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica Romana, che ha definito l’esibizione “qualcosa di davvero sinistro”, aggiungendo di sentirsi la libertà di espressione “restringersi inesorabilmente” a causa di eventi come questo.

“Mettiamoci d’accordo su quali sono le parole giuste per chiedere che i bambini non muoiano più”, hanno proseguito i Patagarri, chiedendo un dialogo più costruttivo. La band ha sottolineato come chi chiede pace venga spesso accusato di generare divisioni e odio antisemitico: “Non riusciamo più a stare in silenzio di fronte alla morte e alla distruzione”. La loro musica, affermano, è sempre stata un mezzo per cercare ciò che unisce, e non per dividere.

In una nota di chiarimento, i Patagarri hanno spiegato di aver scelto di modificare i testi per evidenziare la mancanza di gioia e speranza in un’area del mondo da troppo tempo in conflitto. “Abbiamo voluto testimoniare le storie dei civili, cioè di chi paga il prezzo più alto durante le guerre”, hanno affermato, richiamando l’attenzione sui tragici effetti del conflitto in corso.

I musicisti hanno infine rimarcato che i dati internazionali sui morti e sui feriti all’interno della comunità palestinese sono “inaccettabili”, e che la loro esibizione è stata una semplice testimonianza della realtà attuale.

La situazione continua a suscitare dibattiti accesi tra culture e opinioni diverse, ma per i Patagarri, ciò che rimane in primo piano è la necessità di un messaggio di pace e umanità.