
Zuppi, il papabile “democristiano”: il monito contro le polarizzazioni nella Chiesa
ROMA – Mentre si avvicina il Conclave per l’elezione del nuovo Papa, il Cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, lancia un monito chiaro: evitare le polarizzazioni all’interno della Chiesa. “Non cediamo alla tentazione della polarizzazione” è l’invito rivolto sia ai cristiani che ai cardinali in vista del crucial momento. Questo messaggio è emerso durante l’omelia celebrata al Giubileo delle Famiglie, tenutasi ieri al Villaggio senza Barriere di Tolè.
Zuppi ha sottolineato un problema persistente: “Quante volte, dopo il Concilio, i cristiani si sono dati da fare per scegliere una parte nella Chiesa, senza accorgersi di lacerare il cuore della loro Madre.” Un appello che invita a riflessioni profonde sul comportamento dei fedeli, spingendo tutti a riconoscersi più come “fratelli e sorelle” piuttosto che come rappresentanti di un’ideologia.
Il cardinale non si è limitato a esprimere l’importanza della comunione all’interno della Chiesa; ha anche esortato i partecipanti al Conclave a“superare le polarizzazioni” e a “diventare una cosa sola”. Secondo lui, è fondamentale lasciare da parte gli “ismi” e concentrarsi sull’unità, un messaggio di grande attualità che risuona anche nei cuori dei fedeli.
“Al popolo di Dio non piace questa polarizzazione”, ha affermato Zuppi, ribadendo la necessità di guidare la comunità con amore e umiltà. I cardinali, ha detto, devono essere pronti ad “amare di più per aiutare tutti a seguire Gesù”, creando un ambiente di ascolto e apertura.
Zuppi ha anche colto l’occasione per rendere omaggio a Papa Francesco, ricordando il suo “dono” alla Chiesa. “Fino alla fine ha amato con gioia, cercato disperatamente la pace” e ha insegnato a porre al centro la Parola di Dio. Un riconoscimento che evidenzia come il pontefice abbia affrontato con coraggio le sfide del presente.
In un mondo dominato dall’individualismo, ha concluso Zuppi, “essere cristiani significa seguire Gesù” e mettere in pratica l’amore verso il prossimo. Con queste parole, il cardinale non solo mette in guardia contro la divisione, ma propone un futuro di speranza e unità per la Chiesa, invitando tutti a riflettere sull’importanza di una comunità coesa e inclusiva.
Zuppi, considerato un candidato papabile e rappresentante di una visione democristiana, si fa portavoce di un messaggio di amore e servizio, facendo eco all’eredità lasciata da Papa Francesco. “Il servo dei servi” dev’essere, pertanto, il modello a cui aspirare in un’epoca in cui il rischio della polarizzazione è più attuale che mai.