
Ultima Congregazione Prima del Conclave: I Simboli di Papa Francesco Annullati
ROMA – Nella mattinata di oggi, alla vigilia dell’apertura del Conclave, si è svolta l’ultima Congregazione generale dei cardinali in Vaticano, presieduta dal Camerlengo di Santa Romana Chiesa, Kevin Joseph Farrell. Un momento significativo caratterizzato dall’annullamento dell’anello del Pescatore e del Sigillo di Piombo, simboli distintivi del pontificato di Papa Francesco. La cerimonia, come riferito dalla Sala Stampa Vaticana, ha visto l’apposizione di una croce sui suddetti simboli, segnando così un importante passo verso la successione papale.
"Un Papa pastore, maestro di umanità": questo è il profilo delineato dai cardinali per il futuro pontefice. Durante la dodicesima congregazione, i partecipanti hanno sottolineato la necessità di scegliere una guida che possa incarnare il volto di una "Chiesa samaritana", in grado di rispondere ai bisogni e alle ferite dell’umanità, in un periodo difficile segnato da guerre e polarizzazioni. La chiamata a un leader spirituale che offra misericordia, sinodalità e speranza è stata espressa con forza, evidenziando l’urgenza di una guida capace di affrontare le attuali sfide globali.
In aggiunta, i cardinali hanno dichiarato che molte delle riforme promosse da Papa Francesco dovranno essere portate avanti. Tematiche come la lotta agli abusi, la trasparenza economica, e l’impegno verso la pace e la cura del creato richiedono continuità. I 173 cardinali presenti presso la Santa Sede, di cui 130 elettori, hanno colto l’importanza di non perdere di vista questi obiettivi, comunicando una responsabilità condivisa per il futuro della Chiesa.
La congregazione si è conclusa con un appello vibrante di pace, rivolto a parti coinvolte in conflitti internazionali. I cardinali hanno invocato un cessate il fuoco permanente e l’avvio di negoziati orientati a una "pace giusta e duratura", nel rispetto della dignità umana e delle necessità del bene comune.
Questa giornata rappresenta quindi un momento cruciale nella storia della Chiesa, in attesa di scoprire chi sarà il nuovo pastore, chiamato a guidare l’istituzione nei difficili anni a venire.