Peppino Impastato ritorna a vivere nella Regione Siciliana | Scopri perché questo casolare diventa un simbolo di speranza contro la mafia!

Cinisi: Affidato il Casolare Impastato alle Associazioni Antimafia

Il casolare "Peppino Impastato" di Cinisi, in provincia di Palermo, ha trovato una nuova vita grazie all’affidamento in concessione d’uso gratuito alle associazioni antimafia. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la preservazione della memoria storica legata alla lotta contro la mafia.

La stipula del contratto è avvenuta recentemente e avrà una durata di sei anni. Le associazioni coinvolte—Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato Onlus, il Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" Onlus, e l’associazione culturale Peppino Impastato—gestiranno il sito in modo da farlo diventare un luogo di memoria e legalità. Questa gestione consentirà di offrire un’importante opportunità educativa, in particolare per le scuole e i giovani provenienti da tutta Italia.

La soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Palermo, Selima Giuliano, ha commentato l’importanza di questo progetto, sottolineando come sia stato frutto di un lungo processo che ha incluso il vincolo del sito, l’esproprio e i lavori di restauro. “Le associazioni del territorio possono così garantire la fruizione del sito, affinché diventi un simbolo di lotta e legalità,” ha affermato Giuliano.

Il casolare, situato vicino alla linea ferroviaria Palermo-Trapani, è tristemente noto per essere il luogo dove il corpo di Peppino Impastato fu ritrovato il 9 maggio 1978. Da anni, il sito rappresenta una meta di pellegrinaggi civili, testimoniando l’impegno del giovane giornalista che denunciò il potere mafioso tramite Radio Aut.

Acquisito al demanio della Regione Siciliana nel 2020, il casolare è stato oggetto di un progetto di restauro finanziato dal Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. I lavori, completati nel 2023, hanno rispettato le caratteristiche storiche del luogo, garantendo uno spazio idoneo per attività di sensibilizzazione.

Con questo nuovo passo, si intende anche potenziare i percorsi di legalità, rendendo il casolare un punto di riferimento per la memoria collettiva e il rifiuto della criminalità organizzata, assicurando un futuro di impegno e speranza per le generazioni a venire.