Zuppi ha un fandom incredibile | Il nuovo Papa potrebbe arrivare direttamente dai social?

Zuppi spopola sui social: la sua fandom conquista il web

ROMA – Mentre il mondo religioso attende con trepidazione la fumata bianca che proclamerà il nuovo Papa, la rete sembra già avere un candidato preferito. Il cardinale Matteo Maria Zuppi è diventato il punto di riferimento di una vera e propria fandom, i «Zuppiners», che spopola sui social media e contribuisce a creare un’immagine vibrante del potenziale futuro pontefice.

Zuppi, noto per il suo sorriso gentile e le posizioni progressiste, ha conquistato anche il cuore di molti giovani. I social pullulano di meme, fotomontaggi e affermazioni di affetto spirituale, rendendo Zuppi uno dei volti più discussi nei dibattiti online. «Se venisse eletto Zuppi, sarebbe il primo papa con un fandom», scrive una fan, arricchendo il post con l’hashtag #zuppiners e un’immagine che ritrae il cardinale mentre legge le Scritture.

L’umanità e l’energia di Zuppi non possono non colpire. Il prelato, descritto dai suoi sostenitori come un "nonno buono", si distingue per le sue azioni concrete. Dopo essere stato ordinato sacerdote a 25 anni, ha dedicato oltre due decenni come vicario a Santa Maria in Trastevere, portando avanti un impegno per la pace che lo ha visto protagonista in diverse crisi internazionali, come quella fra Ucraina e Russia, su mandato di Papa Francesco.

Il suo appeal va oltre il curriculum. Zuppi incarna una Chiesa più inclusiva e vicina alla gente, capace di dialogare con le nuove generazioni. La pagina Facebook «Zuppi che fa cose», con oltre 12mila follower, è testimone di questa connessione: le immagini delle sue interazioni con figure pubbliche, come Enrico Mentana e Volodymyr Zelensky, mostrano un cardinale impegnato e accessibile.

La capacità di Zuppi di stare accanto agli ultimi è stata notata e apprezzata. Dalla promozione dei corridoi umanitari al sostegno delle seconde generazioni, il cardinale ha costruito un’identità di "prete di strada" che risuona con molti. Non si è tirato indietro nemmeno su temi considerati tabù dalla Chiesa, ribadendo che «nella Chiesa ci devono stare tutti», indipendentemente da orientamenti sessuali o background culturale.

Le reazioni online sono entusiastiche, alcuni sperano addirittura in un televoto per l’elezione del Papa. «Magari si potesse votare il Papa con un sms da casa», auspica un sostenitore.

In conclusione, mentre la fumata bianca tarda a mostrarsi, é chiaro che il conclave virtuale si è già svolto sui social, con Matteo Zuppi come protagonista indiscusso. La sua capacità di attrarre e ispirare è un chiaro indicatore di come il futuro del Vaticano potrebbe evolversi, in un’epoca sempre più connessa e inclusiva.