La folla acclamante accoglie Papa Leone XIV | Ma cosa significa davvero il suo messaggio di pace?

Papa Leone XIV: “Costruiamo ponti, il male non prevarrà”

ROMA – La storica Piazza San Pietro ha accolto con entusiasmo il nuovo Pontefice Robert Francis Prevost, da oggi conosciuto come Leone XIV. “La pace sia con tutti voi”, ha esordito il nuovo Papa, scatenando l’applauso caloroso di migliaia di fedeli, che lo hanno acclamato con il motto “Leone, Leone”.

In un discorso carico di emozione, Leone XIV ha invitato i presenti a una riflessione profonda sul significato della pace, descrivendola come una “pace disarmata ed disarmante” che proviene da Dio. “Questo è un saluto di pace che entri nel cuore, che raggiunga le famiglie e tutti i popoli”, ha spiegato, trasmettendo un messaggio di unità e speranza.

La figura di Papa Francesco, il suo predecessore, non è stata dimenticata. “Conserviamo nelle orecchie la voce debole ma sempre coraggiosa di papa Francesco”, ha affermato, sottolineando l’importanza dell’eredità spirituale lasciata dal leader precedente. Leone XIV ha evocato il ricordo del Papa che benedisse Roma e il mondo intero, non dimenticando il suo invito a camminare insieme, come comunità di fede.

“Dobbiamo essere una Chiesa missionaria che costruisce ponti ed è pronta a ricevere tutti coloro che hanno bisogno”, ha continuato il nuovo Pontefice, sottolineando una visione inclusiva e accogliente della Chiesa. Ha parlato della necessità di unirsi, mano nella mano, per affrontare le sfide del mondo attuale. “Il male non prevarrà, siamo tutti nelle mani di Dio”, ha dichiarato, infondendo coraggio ai presenti.

Uno dei temi principali del discorso è stato il dialogo e l’incontro tra i popoli. “Il mondo ha bisogno della sua luce, l’umanità necessita di lui per essere raggiunti da Dio e dal suo amore”, ha detto, esortando a costruire ponti attraverso il dialogo e la comprensione reciproca.

Nel suo discorso, Leone XIV ha dedicato un saluto speciale al Perù, “dove un popolo fiero ha accompagnato il suo vescovo”. Robert Francis Prevost, 69 anni, è stato per oltre vent’anni un vescovo nella nazione sudamericana, dove è diventato cittadino naturalizzato.

Questa giornata storica segna l’inizio di una nuova era per la Chiesa cattolica, caratterizzata dall’impegno per la costruzione di una comunità unita, che cerca pace e carità. “Vogliamo essere una Chiesa sinodale, che è vicina a chi soffre”, ha concluso, promettendo un lungo cammino di ascolto e accoglienza.

Il messaggio di Papa Leone XIV risuona forte e chiaro: “Insieme possiamo costruire un futuro di pace e speranza”.