Democrazia a rischio estinzione | Perché i parlamentari sono definiti “anime morte”?

Vincenzo De Luca: “Democrazia a fine corsa, i parlamentari sono anime morte”

ROMA – Durante la prima giornata del Festival delle Regioni, tenutosi a Venezia, il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha lanciato un allarme sulle attuali condizioni della democrazia in Italia. “La democrazia è a fine corsa: tutti i contenuti essenziali della democrazia classica, come la separazione dei poteri, in pratica non esistono più. Siamo tornati al voto di ceto”, ha affermato con tono deciso.

De Luca ha invitato a riflettere sulla necessità di riforme che tengano conto della crisi delle democrazie nel mondo e in particolare in Italia. “Chi si illude di sconfiggere le autonomie regionali per dare forza alla democrazia italiana non ha capito nulla. L’unica cosa da fare è valorizzare le autonomie e avvicinare le istituzioni ai cittadini”, ha sottolineato il governatore, proponendo un cambio di paradigma nel modo di affrontare le questioni politiche.

Inoltre, De Luca ha evidenziato un aspetto cruciale legato alla crisi rappresentativa, dichiarando che “i rappresentanti parlamentari, anziché rappresentare il popolo, sono ormai anime morte”. Questa affermazione è stata sottolineata dall’amara considerazione che molti politici romani parlano delle regioni senza conoscerle realmente. “La vicenda del secondo mandato è significativa per due motivi”, ha detto De Luca, “la volontà degli esponenti romani di togliere la parola ai cittadini è ancora più clamorosa”.

L’intervento di De Luca si inserisce in un contesto di forte tensione politica, dove le autonomie regionali sono messe in discussione e il ruolo dei parlamentari è sempre più critico. La sua tirata contro l’attuale situazione democratica sembra rappresentare non solo una posizione personale, ma un grido di allerta per molti, che percepiscono un distacco crescente tra le istituzioni e i cittadini.

In questo clima infuocato, l’appello di De Luca a valorizzare le autonomie e a ricostruire un ponte tra i governanti e i governati si fa porta-voce di un desiderio di cambiamento che molti auspicano. “È tempo di ripensare alla democrazia e alle sue fondamenta”, ha concluso De Luca, invitando tutti gli attori politici a un confronto reale e costruttivo per il bene del paese.

Concludendo, le parole del governatore della Campania risuonano come un avvertimento: la democrazia ha bisogno di essere riattivata, non solo attraverso riforme, ma anche mediante una riconnessione profonda con le istanze dei cittadini.