Napoli si prepara a festeggiare lo scudetto | Ma perché non c’è euforia tra i tifosi?

Napoli (non) si prepara alla festa scudetto: le istituzioni organizzano, la città fa finta di niente

NAPOLI – No aritmetica no party. In un clima di attesa e tensione, Napoli si appresta ad affrontare la decisiva partita contro il Cagliari, mentre l’atmosfera di festa si fa sempre più rarefatta. A differenza dei festeggiamenti due anni fa, quando la città si adornava di decorazioni e bandiere, oggi tutto sembra alla deriva: le bancarelle sono pronte, ma i passanti sembrano restii a comprare, intimoriti da scaramanzie e dall’emozione stanca di un evento atteso, ma non ancora conquistato.

La città, insomma, è in stand-by, «chiusa a riccio» in attesa dei novanta minuti che potrebbero sancire una storica vittoria. Dopo lo spavento di domenica scorsa, l’euforia e i caroselli non si vedono, e i napoletani sembrano adottare un atteggiamento di cautela, come se il trionfo fosse ancora un miraggio più che una certezza.

L’ombra dell’Inter

Nel frattempo, la Serie A ha deciso di portare il trofeo direttamente allo stadio Maradona per la premiazione, un gesto simbolico che, di per sé, rimanda a un’inaspettata mancanza di fiducia. Ma che succederà se, alla fine, sarà l’Inter a vincere? I preparativi per una celebrazione grandiosa, dunque, si scontrano con uno scenario potenzialmente deludente.

Se e solo se il Napoli dovesse trionfare, la sceneggiatura della festa sarebbe già tracciata. Il programma prevede una prima parte all’interno del Maradona, con il fischio finale che segnerà l’inizio di un’esplosione di gioia: giro d’onore, coppa in mano al capitano Di Lorenzo, musica, effetti speciali e fuochi d’artificio. Un concentrato di emozioni, con artisti come Nino D’Angelo e Gigi D’Alessio pronti a infiammare l’atmosfera.

La festa istituzionale

A seguire, la seconda parte del festeggiamento si svolgerebbe all’aperto, con una sfilata di bus scoperti lungo il lungomare da Molo Luise a Piazza Vittoria, sempre che la Questura dia il nullaosta. Una celebrazione “istituzionale” che si preannuncia come un vero e proprio compromesso tra ordine pubblico e gioia popolare. Tuttavia, ciò potrebbe slittare a domenica o addirittura lunedì.

Il prefetto Michele di Bari ha già avviato i preparativi: zona azzurra in città, strade chiuse e traffico limitato. Il piano è chiaro: niente auto, solo pedoni, e accesso controllato verso lo stadio. Un’applicazione del protocollo che richiama le misure di sicurezza adottate due anni orsono, ma con un’altra dimensione.

Sicurezza garantita

In questo clima di incertezze, il sindaco Gaetano Manfredi si è fatto portavoce di tranquillità dichiarando: “Garantiremo la festa, ma anche la sicurezza.” Un imponente schieramento di forze dell’ordine giungerà in supporto, mentre Ferrovie dello Stato ha promesso di mantenere attivo il servizio della Linea 2 della metropolitana, nonostante le difficoltà legate a uno sciopero in atto.

Con una cornice di aspettativa e tensione, Napoli rimane in linea di attesa: le emozioni sono pronte a esplodere, ma prima c’è da affrontare il durissimo campo di gioco. La città, per ora, fa finta di niente, in attesa del suo destino.