
La Premier Meloni fermi una legge contro natura: il Wwf Italia attacca il Ddl Caccia
ROMA – In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità , il Wwf Italia si scaglia contro il disegno di legge sulla caccia proposto dal governo Meloni, definendolo un’iniziativa che minaccia la tutela della fauna e contrasta con gli sforzi necessari per proteggere la biodiversità .
“Invece di annunciare azioni concrete per contrastare la drammatica perdita di biodiversità che colpisce l’Italia, il governo si appresta a presentare una legge destinata a stravolgere la normativa sulla tutela della fauna del 1992,” afferma l’associazione ambientalista. Secondo il Wwf, il nuovo ddl trasformerebbe gli animali selvatici in un "luna park per cacciatori", mettendo a rischio le specie vulnerabili e il patrimonio naturale del Paese.
Deregulation pericolosa
Il ddl del governo è descritto come una “deregulation molto pericolosa”. Infatti, nel suo progetto, il governo prevede di estendere i periodi di caccia, ponendo le specie cacciabili a vulnerabilità durante periodi delicati come il mese di febbraio, quando molte di esse sono in fase di migrazione e riproduzione.
“Se le regioni decidessero di prolungare la stagione venatoria a febbraio, le conseguenze per specie come il tordo bottaccio e la beccaccia sarebbero drammatiche,” avverte il Wwf. La legge attuale, fin dal 1992, ha previsto il divieto di caccia in questo mese proprio per preservare questi animali nei momenti cruciali del loro ciclo vitale.
Caccia dove era vietata
Le proposte del governo non si fermano qui. “Il governo Meloni vuole permettere la caccia in aree precedentemente vietate, come spiagge e foreste,” avverte l’associazione, suggerendo che tali misure potrebbero mettere a rischio non solo la fauna selvatica, ma anche le persone che frequentano queste aree per passeggiate, trekking o birdwatching.
In aggiunta, il Wwf denuncia che il ddl prevede anche “riduzioni delle aree naturali protette, limitando la loro estensione a solo il 30% del territorio regionale,” un provvedimento che, a loro avviso, contraddice sentenze della magistratura e potrebbe portare a conseguenze ambientali gravi.
La caccia come attivitĂ economica?
Il Wwf ha anche critiche riguardo alla motivazione economica dietro alla proposta. “Il governo collega la caccia alla crescita dell’economia e del turismo, ignorando il valore del turismo sostenibile,” evidenzia l’associazione, sottolineando che queste modifiche potrebbero danneggiare il turismo "lento", in continua espansione grazie a una crescente consapevolezza ambientale.
Un appello alla Premier
Concludendo la loro nota, il Wwf lancia un appello diretto a Giorgia Meloni: “Fermi il provvedimento, è una legge contro natura.” L’associazione invita la premier a riconsiderare l’iniziativa, sostenendo che sarebbe un passo indietro di oltre 30 anni nella tutela della fauna in Italia e un potenziale rischio per la biodiversitĂ e la salute pubblica.
Il governo italiano è quindi posto di fronte a una scelta cruciale: continuare su questa strada o orientarsi verso una politica di tutela della biodiversità che sia realmente efficace e sostenibile.