Inter scudetto a San Desiderio? | I politici nerazzurri si arrendono alla delusione!

Lo scudetto nel giorno di San Desiderio: i politici interisti tra speranza e disillusione

MILANO – C’è chi tiene vivo il sogno, anche se flebile, e chi, rassegnato, ha già fatto i conti con una stagione che sembrava promettere di più. Così, mentre la lotta per il titolo di campione d’Italia si conclude nell’ultima giornata, il Napoli è in testa con un solo punto di vantaggio sull’Inter. A Palazzo Pirelli, la frastagliata fede nerazzurra si confronta con emozioni contrastanti, come la delusione per i punti persi contro la Lazio e le speranze di un sorpasso finale.

La partita di questa sera, Como-Inter, diventa un’ultima chance, una roulette emotiva che non basta a sollevare il morale della classe politica milanese. Diverse voci dalla politica esprimono la loro visione sull’andamento della squadra, consapevoli di aver sprecato alcune delle migliori opportunità.

“Spero ancora, ma sarà il tricolore del ciapa no,” afferma con ironia Gianluca Comazzi, assessore di Forza Italia, che rivela di aver sognato un sorpasso proprio negli ultimi istanti della partita contro la Lazio. Ma la realtà lo riporta a terra: “Ora mi sembra complicato che il Napoli possa sbagliare una terza partita di fila in casa.” Comazzi, costretto a rinunciare alla trasferta a Como per motivi personali, esprime rassegnazione: “Il titolo conta sempre tantissimo.”

Pietro Bussolati, consigliere del PD, non nasconde il suo disappunto per la prestazione dell’Inter: “Dopo Inter-Lazio sono rimasto molto male; la squadra mi è sembrata frenata.” Nonostante ciò, Bussolati fa appello a una visione leggera della partita di Como: “Spero solo che giochino liberi; il risultato verrà di conseguenza.”

Un coro di elogi per il tecnico Simone Inzaghi giunge anche da Bussolati: “Gli farei un contratto di vent’anni, deve diventare il nostro Ferguson.” Riconosce i pregi dell’allenatore, con un occhio critico verso le sue mancanze: “Non è una divinità, ma ha dimostrato di far crescere il valore dei giocatori.”

Luca Paladini, consigliere di Patto Civico, esprime una passione simile nel suo supporto: “Mai vista un’Inter giocare così bene.” Tuttavia, come molti, non riesce a nascondere la delusione per il fallo di mano che ha deciso la partita contro la Lazio.

Anche Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, analizza la situazione con lucidità: “In campionato non abbiamo dato lo stesso impegno che abbiamo mostrato in Champions.” Questa attenzione alla performance ridotta della squadra suscita malcontento tra i tifosi e gli osservatori.

Un tema che riemerge è la scelta di spostare un eventuale spareggio scudetto da Milano a Roma, scatenando la critica di Paladini, che definisce la decisione "incredibile". Questa situazione mette in luce un crescente disagio tra i tifosi interisti.

Il presidente del Consiglio regionale, Federico Romani, riflette sulla situazione: “La squadra ha puntato sulla Coppa; il successo a Monaco risolverebbe tutto, ma se non vinciamo…” In questo contesto, emerge un sentimento di rassegnazione collettiva. “Abbiamo perso due scudetti che andavano messi all’albo d’oro.”

La partita a Como si preannuncia come l’ultimo atto di una stagione incerta. Chi si recherà al lago, chi resterà davanti alla televisione e chi, come Romeo, dovrà dedicarsi a motivi elettorali. Tuttavia, nel profondo, tutti sperano ancora che l’impossibile possa avverarsi, anche se i sogni nerazzurri di questo maggio sembrano essere relegati alla notte del 31, mentre il 23 rimane solo una data di speranze ridotte al lumicino.