Trump fa perdere a Apple 70 miliardi con un semplice post | Scopri perché le sue parole potrebbero cambiare il mercato degli smartphone!

Trump fa perdere 70 miliardi a Apple: il potere di un post

ROMA – La potenza dei social media ha dimostrato ancora una volta il suo peso nel mondo degli affari. Un breve post di tre righe pubblicato da Donald Trump sul suo social network, Truth, ha influito drasticamente sul valore delle azioni di Apple. Le azioni della casa di Cupertino sono scese del 2,6%, causando una perdita di 70 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.

Nel post, Trump ha affermato: “Ho informato tempo fa Tim Cook di Apple che mi aspetto che i loro iPhone venduti negli Stati Uniti d’America siano fabbricati e costruiti negli Stati Uniti, non in India o altrove. In caso contrario, Apple dovrà pagare una tariffa di almeno il 25% agli Stati Uniti.” Le parole del presidente ex USA hanno avuto immediatamente una risposta negativa sui mercati, portando la valutazione dell’azienda sotto il valore simbolico di 3.000 miliardi di dollari.

Oltre a colpire Apple, Trump ha esteso la sua minaccia ad altri produttori di smartphone come Samsung, affermando che l’assegnazione di tariffe elevate non sarebbe giustificabile se le aziende non producono localmente. “Quando costruiranno il loro impianto qui, non ci saranno dazi. Quindi costruiranno impianti qui,” ha dichiarato durante un discorso alla Casa Bianca.

Le preoccupazioni di Trump non sono nuove. Già nel mese scorso, l’ex presidente aveva messo in allerta gli investitori con annunci di dazi sui prodotti provenienti dalla Cina, spingendo Apple a considerare il trasferimento dell’assemblaggio degli iPhone in India per cercare di evitare l’impatto della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.

Gli Stati Uniti rappresentano il mercato più grande per Apple, con oltre 60 milioni di iPhone venduti ogni anno. Tuttavia, secondo gli analisti, spostare la produzione degli iPhone negli USA si rivelerebbe economicamente insostenibile: un iPhone prodotto internamente avrebbe un costo di circa 3.500 dollari, più del triplo rispetto al prezzo attuale.

La situazione solleva interrogativi sul futuro delle strategie di approvvigionamento di Apple e sull’influenza delle politiche commerciali. Resta da vedere come l’azienda reagirà a questa pressione e se sarà in grado di adattarsi alle nuove richieste di produzione locale, mantenendo al contempo competitivi i suoi prezzi.