
L’Europa sotto pressione: Orsini lancia un appello al cambiamento
ROMA – “L’Europa deve cambiare” o “rischia di essere stritolata.” Con queste parole incisive, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha aperto il suo intervento durante il Festival dell’Economia di Trento, sottolineando l’urgenza per l’Unione Europea di adattarsi ai rapidi cambiamenti globali.
Orsini ha evidenziato la necessità di una maggiore rapidità nella presa di decisioni, avvertendo che il rischio di perdere competitività è in aumento. “Dobbiamo cambiare per forza passo, perché se non si cambia passo in alcuni capitoli rischiamo di perdere competitività, ma soprattutto rischiamo di perdere quelle imprese che sono riconosciute dal punto di vista precedente,” ha dichiarato il leader di Confindustria.
Un tema centrale del suo discorso è stato il negoziato in corso tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti sui dazi commerciali. “Mi auguro che il negoziato sia veloce,” ha detto Orsini, aggiungendo che è cruciale che si raggiunga un accordo “con una stretta di mano.” La crescente incertezza dovuta alla nuova guerra dei dazi, avviata dalla precedente amministrazione Trump, rappresenta una minaccia tangibile per la stabilità economica europea.
Orsini ha specificato che, “i 90 giorni non sono più 90 giorni, diventano il primo giugno,” mettendo in evidenza la necessità di accelerare le trattative.
Il presidente di Confindustria ha anche elencato tre importanti aree per le quali è necessario focalizzarsi durante i negoziati: difesa, energia e tecnologie digitali. A tal proposito, ha sottolineato un dato preoccupante: mentre gli Stati Uniti hanno investito 330 miliardi di dollari nell’intelligenza artificiale e nelle big tech, l’Europa ha destinato solo 20 miliardi, mentre la Cina è arrivata a 100 miliardi. “C’è un gap che non è facile da colmare velocemente,” ha concluso Orsini, sottolineando l’urgenza di un cambio di mentalità e di strategie a livello europeo per affrontare le sfide del futuro.
In un contesto internazionale in rapido mutamento, le parole di Emanuele Orsini si fanno portatrici di un messaggio chiaro: per non essere stritolata in un mercato sempre più competitivo, l’Europa deve inseguire l’innovazione e favorire alleanze strategiche.