
Fisco green: il dibattito su equità, sviluppo e semplificazione
NAPOLI – La sostenibilità economica e ambientale è stato il tema centrale del forum ‘Fisco green: equità, sviluppo e semplificazione’, organizzato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili. Durante l’evento, svoltosi a Napoli, diversi esponenti politici hanno discusso il ruolo della fiscalità come strumento di supporto a un’economia più sostenibile.
“Alla fiscalità può essere riservato anche un compito di politica industriale”, ha affermato Mauro Del Barba (Italia Viva), sottolineando la necessità di sviluppare strumenti che misurino gli impegni delle imprese verso la sostenibilità. Del Barba ha proposto di introdurre inizialmente una fiscalità di vantaggio progressiva per le società benefit, evidenziando l’importanza di questo modello giuridico, che ha dimostrato di orientare le scelte aziendali in modo responsabile.
Guerino Testa (Fratelli d’Italia), ha insistito sul fatto che il fisco deve assumere un ruolo strategico per incoraggiare comportamenti virtuosi sia da parte delle aziende che dei cittadini. Secondo Testa, il piano Transizione 5.0 rappresenta una leva fondamentale per stimolare investimenti in efficienza energetica e sostenibilità, alla quale dovrebbero affiancarsi incentivi come il credito d’imposta per veicoli a basse emissioni e l’Ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici.
Critico è stato Antonio Misiani (Partito Democratico), il quale ha messo in evidenza come la burocratizzazione delle procedure e la fallimentare applicazione del programma Transizione 5.0 abbiano ostacolato l’utilizzo delle risorse disponibili nella misura del 90%. Misiani ha chiesto incentivi più semplici e stabili per il settore privato, oltre a misure favorevoli per le famiglie che vogliono migliorare l’efficienza energetica delle loro abitazioni.
Fabrizio Sala (Forza Italia) ha condiviso la visione che il fisco sia una leva fondamentale per indirizzare lo sviluppo verso la sostenibilità, sottolineando che è necessaria una coordinazione tra incentivi fiscali e un piano efficace per la transizione ecologica. Ha avvertito della necessità di raggiungere obiettivi essenziali come l’indipendenza energetica.
Mario Chiappuella, commercialista dell’Odcec di Massa Carrara, ha messo in evidenza come il fisco possa diventare uno strumento strategico in un contesto mondiale incerto, precisando che deve andare di pari passo con l’equità sociale, per evitare che i costi ricadano sui più vulnerabili.
Infine, Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili, ha concluso affermando che la leva fiscale rappresenta un utile strumento per incentivare la sostenibilità. Ha sottolineato l’importanza di regole chiare e stabili, ma ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di un’adeguata formazione che incoraggi una cultura della sostenibilità non vista come un obbligo, ma come un vantaggio.
In un’epoca di sfide ambientali e sociali in continua evoluzione, i partecipanti al forum hanno convenuto che il fisco green possa giocare un ruolo cruciale nel plasmare un futuro sostenibile per l’Italia e oltre.