
Risciò Rosa: Da Bologna a Padova per Combattere la Povertà di Genere
BOLOGNA – È cominciata oggi da piazza dell’Unità la carovana “Risciò Rosa”, un’iniziativa audace promossa da Salvaiciclisti Bologna e dal laboratorio Period Think Tank, con l’obiettivo di sensibilizzare sull’urgente tema delle disuguaglianze di genere. Questa originale traversata in bicicletta porterà un gruppo di attiviste a destinazione al festival B.a.m., in programma questo weekend a Piazzola sul Brenta, nel Padovano.
La carovana, che comprende un risciò declinato al femminile e diverse biciclette, tra cui un tandem inclusivo, si configura come un simbolo della lotta contro le “disuguaglianze strutturali” che colpiscono donne e minoranze di genere. “Pedaleremo in carovana, portando i nostri messaggi e facendo tappa per incontrare associazioni e istituzioni”, spiega Isabella Cioccolini di Salvaiciclisti.
L’iniziativa non si limita a un evento locale, ma si pone un fine sociale ben preciso: usare il ciclismo come mezzo per veicolare temi seri, rendendoli accessibili e festosi. “Vogliamo attirare l’attenzione su tematiche drammatiche in modo che il nostro messaggio possa risuonare in tutta Italia”, prosegue Giulia Sudano di Period Think Tank.
Tra i punti focali dell’incontro vi è una vera e propria “povertà di genere”, che si traduce in tassi di occupazione significativamente più bassi per le donne, con una differenza di ben 20 punti percentuali rispetto agli uomini. “Le donne affrontano non solo stipendi inferiori, ma anche pensioni più basse e maggiori difficoltà nel raggiungere l’indipendenza economica”, chiarisce Sudano.
A diversi giorni dal referendum, la carovana “Risciò Rosa” invita la cittadinanza a esprimere il proprio voto, sottolineando l’importanza della partecipazione democratica su questioni che riguardano la vita delle donne.
Nonostante il forte messaggio femminista, l’iniziativa vede anche la partecipazione di uomini solidali come Roberto Tomesani, attivista della bicicletta, e Davide Valacchi, psicologo e promotore del tandem come mezzo di inclusione sociale. Questo dimostra che la lotta per l’uguaglianza non è un compito esclusivamente femminile, ma un impegno collettivo.
Concludendo, la “Risciò Rosa” non è solo un viaggio in bicicletta, ma un’invocazione alla giustizia sociale e all’uguaglianza, unita da pedalate, incontri e, soprattutto, da un messaggio di speranza e inclusione che può attraversare ogni strada d’Italia.